Ylenia Carrisi, grande gioia dopo 30 anni dalla sua scomparsa: è stato ritrovato

Dopo 30 anni della sua scomparsa, ecco che si parla di nuovo di Ylenia Carrisi. Ma di cosa si tratta? Scopriamolo insieme in questo testo.

La scomparsa di Ylenia Carrisi ha lasciato un gran vuoto nel cuore di Albano e Romina Power. La ragazza ha fatto perdere misteriosamente le tracce nel momento in cui era a New Orleans. Era il 1983 l’anno in cui insieme ai genitori ha recitato in Champagne in paradiso mentre nel 1989 l’abbiamo vista come valletta in occasione della prima edizione della Ruota della fortuna alla cui contrazione c’era Mike Bongiorno.

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Ylenia Carrisi, colpo di scena dopo anni: cosa è stato ritrovato. Credits: Ansa Foto (arabonormannaunesco.it)

Quattro anni dopo decide di abbandonare gli studi di letteratura per seguire il suo sogno e quindi iniziare un viaggio con uno zaino e un diario. Ma dal 31 dicembre del 1993 si sono perse totalmente le tracce della ragazza. È proprio questo suo desiderio di viaggiare in giro per il mondo in solitaria che l’ha portata a lasciare un grande vuoto nella sua famiglia. Infatti, dopo essersi presa una pausa dagli studi, inizia il suo viaggio in Sudamerica. Era il primo gennaio del 1994 l’ultimo giorno in cui vi fu una conversazione fra Ylenia e la sua famiglia.

Il ritrovamento di un qualcosa di importante dopo 30 anni dalla scomparsa di Ylenia Carrisi

All’epoca partì una telefonata dal telefono del del LeDale Hotel di New Orleans, la stessa città in cui sei mesi prima Ylenia incontrò il trombettista di strada Alexander Masakela, conosciuto come guru anche se aveva dei precedenti per droghe e molestia.

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Ritrovato un biglietto di Ylenia Carrisi: cosa dice. Credits: Ansa foto (arabonormannaunesco.it)

Nonostante i due alloggiassero nella stessa stanza, Masakela non ha denunciato la scomparsa di Ylenia né tantomeno riesce ad essere contattato dalla famiglia. L’ultima volta in cui Ylenia Carrisi viene vista in hotel era il 6 gennaio del 1994 mentre Masakela resta lì fino a 14 gennaio ossia quando ha mostrato il passaporto della Carrisi al personale dell’hotel e cercò di saldare il conto della stanza sfruttando degli assegni turistici di Ylenia che poi non sono stati firmati.

Nel momento in cui i responsabili dell’hotel si mettono in contatto con la polizia, iniziano le indagini e il trombettista viene arrestato il 31 gennaio anche se dopo alcuni giorni venne rilasciato a causa di assenza di prove. Secondo Romina Power, la scomparsa della primogenita Ylenia è da attribuire proprio a Masakela il quale, secondo lei, l’ha fatta entrare in un giro sporco molto analogo a quello della “tratta delle bianche” molto probabilmente prima drogandola e in seguito andando a chiuderla in qualche luogo.

Albano invece continua a credere a ciò che ha affermato Albert Cordova il guardiano notturno della Audubon Aquarium of the Americas la cui versione è quella di aver visto una ragazza bionda che si gettava nel Mississippi il 6 gennaio del 1994.

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Libro di Ylenia Carrisi ritrovato da sua sorella. Fonte instagram @romina_carrisi arabonormannaunesco.it

Un’ipotesi che però non viene mai confermata anche se la testimonianza di Cordova è la più accreditata anche perché prima di buttarsi nel fiume, Ylenia avrebbe pronunciato “Io appartengo alle acque” le stesse parole che, come Al bano conferma, la ragazza diceva prima di tuffarsi. Secondo il cantante è stata la droga a portare la ragazza a buttarsi nel Mississippi.

Ma ecco che dopo 30 anni della sua scomparsa Romina Carrisi ritrova un oggetto che un tempo apparteneva proprio ad Ylenia, il “Little Golden book” un libro su cui la primogenita aveva scritto il suo nome. Chissà quanti ricordi le sono affiorati nella mente solo tenendo in mano quell’oggetto di un tempo non significava nulla ma che oggi è un qualcosa di molto prezioso.

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