Il weekend offre un’opportunità unica per gli amanti dell’arte e della cultura, con una serie di mostre che spaziano da celebri nomi della fotografia e della scultura a eventi dedicati a figure storiche della scienza. In particolare, le città di Bassano del Grappa, Bari, Roma, Milano e Bologna ospitano esposizioni che promettono di affascinare e ispirare i visitatori.
A Bassano del Grappa, la Fondazione The Bank Ets – Istituto per gli Studi sulla Pittura Contemporanea presenta “Sergio Padovani. Opere dal 2018 al 2024”, una mostra curata da Cesare Biasini Selvaggi. L’esposizione, che si protrarrà fino al 25 marzo, rappresenta la conclusione di un tour che ha portato le opere di Padovani in diverse città italiane e internazionali. Tra i lavori esposti, spiccano le principali opere del progetto Pandemonio, arricchite da dieci creazioni inedite realizzate appositamente per questa mostra. Padovani, con la sua arte, riesce a catturare l’essenza del contemporaneo, sfidando le convenzioni e invitando gli spettatori a riflettere sul significato di bellezza e caos.
In Puglia, al Kursaal Santalucia di Bari, si svolge la mostra “Pino Pascali Toti Scialoja. Confluenze”, a cura di Federica Boragina, Eloisa Morra e Antonio Frugis. Questa esposizione, che si snoda attraverso cinque sezioni, esplora il dialogo artistico e personale tra Pascali e Scialoja, due figure di spicco nel panorama artistico italiano degli anni Cinquanta e Sessanta. Le opere in mostra testimoniano le loro influenze reciproche e il contesto storico in cui hanno operato, rendendo omaggio a due artisti che hanno saputo innovare e sfidare i limiti dell’arte del loro tempo.
Roma non è da meno, con una serie di mostre che coprono una vasta gamma di temi e generi. Al VIVE – Vittoriano e Palazzo Venezia, dal 8 novembre fino al 25 aprile, è attesa la mostra “Guglielmo Marconi. Vedere l’invisibile”. Questa esposizione offre un’immersione nel mondo del grande scienziato, presentando documenti, fotografie, filmati d’epoca e installazioni interattive. L’intento è quello di svelare le intuizioni giovanili di Marconi, il pioniere della comunicazione senza fili, che ha rivoluzionato il modo in cui ci si connette e comunica.
Dal 9 novembre al 4 maggio, il Museo Nazionale Romano ospiterà “Tony Cragg. Infinite forme e bellissime”, a cura di Sergio Risaliti e Stéphane Verger. Questa mostra presenta diciotto sculture di medie e grandi dimensioni, realizzate negli ultimi due decenni in materiali vari come bronzo, legno, travertino, fibra di vetro e acciaio. Le opere di Cragg dialogano con gli spazi archeologici delle Terme di Diocleziano, creando un contrasto affascinante tra il contemporaneo e il classico, e invitando i visitatori a riflettere sulle forme e sulle strutture che ci circondano.
Un’altra importante esposizione romana è “Michael Sweerts. Realtà e misteri nella Roma del Seicento”, all’Accademia di San Luca, che si svolgerà dall’8 novembre al 18 gennaio. Questa mostra offre un’opportunità per approfondire l’opera dell’artista fiammingo attraverso diciotto opere, di cui tredici provenienti direttamente dalla sua mano. L’esposizione non solo mette in luce le qualità artistiche di Sweerts, ma presenta anche importanti scoperte archivistiche che rivelano legami tra opere e documenti storici, arricchendo il contesto della sua produzione.
All’Istituto Polacco di Roma, dal 6 novembre al 14 febbraio, si tiene la mostra “Simboli della vita dopo la morte. Scultura commemorativa di Krzysztof M. Bednarski”, a cura di Anna Potocka. Attraverso materiali d’archivio, fotografie e bozzetti, l’esposizione offre uno spaccato della produzione scultorea funeraria dell’artista italo-polacco, le cui opere sono distribuite in tutto il mondo, offrendo una riflessione profonda sulla memoria e il ricordo.
A Milano, al Mudec, dal 9 novembre al 15 dicembre, si svolgerà la mostra conclusiva della seconda edizione del Deloitte Photo Grant. Questa esposizione, a ingresso gratuito, presenta le opere di Davide Monteleone e Fernanda Liberti, vincitori delle rispettive categorie, insieme a un’anteprima del progetto di Fabiola Ferrero. Le fotografie esposte raccontano storie di vita e di esperienze, mettendo in risalto la potenza della narrazione visiva.
Infine, a Bologna, il Museo Civico Archeologico ospita la mostra di Nino Migliori intitolata “I miei gioielli”. Curata da Lorenzo Balbi e inaugurata il 7 novembre, l’esposizione riunisce opere inedite del fotografo, realizzate tra gli anni ’70 e ’80, insieme a lightbox e riproduzioni d’autore. Migliori, con il suo occhio unico e il suo approccio innovativo alla fotografia, invita i visitatori a esplorare la bellezza e la complessità dei suoi soggetti, rendendo omaggio a un’arte che continua a evolvere nel tempo.
Il weekend promette quindi di essere ricco di occasioni per immergersi nell’arte e nella cultura, con esposizioni che spaziano tra diverse discipline e che offrono una riflessione profonda sulla creatività umana in tutte le sue forme.
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