La poesia ha un potere straordinario di evocare emozioni e riflessioni profonde, e il recente 23° Premio di Letteratura Internazionale ‘L’Aquila – Bper Banca’, intitolato a Laudomia Bonanni, ha messo in luce questa forza. A trionfare nella Sezione A dedicata alla poesia edita è stato Gian Mario Villalta, con il suo toccante libro “Dove sono gli anni”, pubblicato da Garzanti. Questo riconoscimento non è solo un tributo alla sua capacità di scrittura, ma anche un segno del legame profondo che la poesia può avere con i luoghi e le persone.
La cerimonia di premiazione si è svolta nel suggestivo Ridotto del teatro comunale dell’Aquila, un luogo che ha visto molti eventi significativi, ma che porta con sé anche il peso della storia recente della città, segnata dal devastante terremoto del 2009. Villalta stesso ha sottolineato la sua connessione con l’Aquila, ricordando il suo soggiorno in città subito dopo il sisma. “Mi sento fortunato ad aver vinto questo premio così prestigioso che viene dalla città dell’Aquila. Sono stato qui nell’immediato post-terremoto e ho visto la devastazione di questa terra. Tornarci oggi, dopo 15 anni, è stato molto emozionante. Ho trovato una città bellissima e viva, e questi giovani, oggi, ne sono una testimonianza”, ha dichiarato il vincitore, esprimendo la sua ammirazione per la resilienza della comunità aquilana.
La giuria ha anche riconosciuto il talento di due giovani poeti, Andrea Barberis e Maria Grazia Navarra, vincitori ex aequo della Sezione B dedicata alla poesia inedita riservata agli studenti. Entrambi provenienti dall’Istituto Cotugno dell’Aquila, Barberis è uno studente di Scienze Umane, mentre Navarra frequenta il Liceo Classico. “È un onore per noi aver vinto questo premio, con il quale stiamo crescendo. Grazie a questo premio, la nostra propensione alla poesia si è potuta esprimere e incontrare poeti professionisti ci è da stimolo per continuare lo studio e la ricerca in questo ambito”, hanno dichiarato i giovani vincitori, evidenziando l’importanza della poesia come strumento di crescita e sviluppo personale.
Un altro momento significativo della cerimonia è stato il riconoscimento della Sezione C, dedicata alla poesia scritta da detenuti dei penitenziari italiani. Il vincitore di questa sezione proviene dal carcere di Sulmona, evidenziando come la poesia possa essere un mezzo di espressione e riscatto anche in contesti difficili. Questo aspetto del premio sottolinea l’impegno della manifestazione nel dare voce a chi spesso è emarginato e non ha possibilità di far sentire il proprio pensiero.
La cerimonia ha visto la partecipazione di circa 150 studenti delle scuole superiori ‘Cotugno’, ‘d’Aosta’ e della scuola media ‘Dante Alighieri’, che hanno assistito con entusiasmo all’evento. L’importanza della giornata è stata ulteriormente sottolineata dalla presenza dell’ospite d’onore, il poeta e saggista tedesco Durs Grünbein, la cui partecipazione ha arricchito il dibattito e stimolato la riflessione sulla poesia contemporanea. Inoltre, oltre 40 giornalisti hanno partecipato all’evento, che è stato accreditato dall’Ordine dei Giornalisti come evento formativo.
La presenza di figure significative nel panorama culturale italiano, come Giuseppe Marco Litta, responsabile della direzione regionale Centro est di Bper, e Stefania Pezzopane, presidente della Giuria, ha conferito ulteriore prestigio alla manifestazione. La loro partecipazione ha messo in luce l’importanza della cultura nella rinascita della città dell’Aquila e, più in generale, come la letteratura possa essere un faro di speranza e di rinascita in momenti di difficoltà.
In un contesto in cui la poesia può sembrare a volte relegata a un angolo, il Premio Bonanni dimostra come la scrittura poetica possa entrare in contatto con le esperienze quotidiane e le emozioni più profonde dell’essere umano. La vittoria di Villalta, insieme ai giovani poeti Barberis e Navarra, rappresenta un invito a continuare a esplorare il mondo della poesia, a non smettere mai di cercare la bellezza nelle parole e a utilizzare la scrittura come strumento di espressione e comunicazione. Questo premio non è solo un riconoscimento, ma un’opportunità per riflettere sull’importanza della cultura e dell’arte nel tessuto sociale di una comunità.
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