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Un viaggio tra moda e natura: la personale di alessandro roma a bologna

Dal 14 dicembre al 2 marzo, il Museo Civico Medievale di Bologna ospiterà “Vestirsi paesaggio”, la mostra personale di Alessandro Roma, un artista milanese che ha costruito la sua carriera in diverse città europee, tra cui Londra e Bruxelles. Questo progetto espositivo è il risultato di una collaborazione con Car Gallery e fa parte del programma istituzionale di Art City Bologna 2025, un’iniziativa promossa dal Comune di Bologna in sinergia con BolognaFiere in occasione della rinomata Arte Fiera.

Alessandro Roma, classe 1977, ha scelto di risiedere a Faenza, una cittadina della provincia di Ravenna. Questa decisione, come lui stesso racconta in un’intervista a Lorenzo Balbi, direttore del MamBo, Museo d’Arte Moderna, è stata influenzata da una sorta di “stanchezza esistenziale” nei confronti delle grandi metropoli. Abbandonando i centri urbani, tradizionalmente considerati i fulcri dello sviluppo culturale e artistico, Roma ha trovato nella provincia uno spazio di libertà che gli consente di esplorare e reinterpretare le forme artistiche, lontano dalle imposizioni delle capitali europee.

il tema della mostra

Il tema di “Vestirsi paesaggio” riflette questa ricerca di autenticità e connessione con l’ambiente. L’artista utilizza la ceramica come medium principale, una scelta che rispecchia la sua inclinazione per l’arte tradizionale e il “fare” artistico manuale. Le opere in mostra, in particolare le sculture denominate “Mask”, si presentano come forme ibride, simili a vasi o fioriere, ma dotate di una “energia metamorfica” che le trasforma in maschere. Queste sculture, collocate su piedistalli in ferro, sfidano la percezione convenzionale dell’oggetto d’arte, invitando gli spettatori a una riflessione più profonda sulla natura e sull’identità.

un dialogo tra arte e natura

Accanto a queste sculture, Roma presenta anche due abiti in tessuto dipinto a tempera, intitolati “Dressing landscape”. Questi abiti sono pensati per evocare le forme e le texture del paesaggio circostante. La scelta di integrare la ceramica smaltata con il tessuto rappresenta un tentativo di unire materiali diversi per creare un linguaggio visivo unico, capace di parlare delle relazioni tra l’uomo e l’ambiente.

un contesto culturale dinamico

La mostra si colloca in un contesto di grande rilevanza per Bologna, che si conferma come un polo culturale dinamico e in continua evoluzione. Art City Bologna 2025 promuove eventi e mostre destinate a valorizzare il patrimonio artistico della città e a stimolare il dibattito culturale. La scelta di ospitare opere di Roma, un artista che ha saputo coniugare tradizione e innovazione, si inserisce perfettamente in questa visione.

Il Museo Civico Medievale, con la sua collezione di opere d’arte e oggetti storici, costituisce un contesto ideale per l’esposizione delle opere di Roma. La sua architettura e i suoi spazi evocativi dialogano con le sculture e gli abiti dell’artista, creando un’esperienza immersiva per i visitatori. L’intento di Roma è quello di far sì che le sue opere non siano solo esposte, ma che diventino parte integrante dello spazio museale, abitandolo e interagendo con esso.

In un’epoca in cui la frenesia delle grandi città sembra dominare, “Vestirsi paesaggio” invita a una riflessione più profonda sul significato di abitare un luogo, sul rapporto tra l’uomo e la natura e sulle possibilità di espressione che emergono quando ci si allontana dalle convenzioni. L’approccio di Roma, che attinge a una tradizione secolare di abilità artigianale, offre una prospettiva fresca e stimolante, invitando il pubblico a guardare oltre il superficiale e ad apprezzare la bellezza che si cela nelle piccole cose.

La mostra di Alessandro Roma rappresenta quindi non solo un evento artistico, ma un invito a riscoprire il legame con il paesaggio che ci circonda, a riflettere sulle nostre origini e sulle storie che ogni opera d’arte può raccontare. In questo senso, “Vestirsi paesaggio” si configura come un percorso di esplorazione e scoperta, un’esperienza che va oltre il semplice atto di osservare, per diventare un vero e proprio viaggio interiore.

Stefania Palenca

Da sempre nutro una forte curiosità per le vicende passate e le tracce che hanno lasciato nel nostro presente. Ho scoperto presto che nulla racconta una storia meglio dei muri di un'antica cattedrale o delle pennellate su una tela impolverata. Mi sono laureata in Storia presso l'Università di Catania, un percorso accademico che mi ha permesso di immergermi nei racconti e nei segreti di questa meravigliosa isola. Durante gli studi, ho perfezionato le mie competenze con un master in Conservazione dei Beni Culturali, comprendendo ancor di più l'importanza di preservare queste ricchezze per le generazioni future. Attraverso i miei articoli, esploro non solo i grandi siti turistici, ma anche i piccoli gioielli meno conosciuti che celano storie straordinarie e avvincenti. Porto i lettori in un viaggio attraverso l'arte e l'architettura, dall'epoca greca a quella normanna, passando per i fasti del Barocco siciliano. Quando non sono impegnata nella ricerca o nella scrittura, mi piace camminare per le vie dei centri storici, partecipare a conferenze e visitare musei e gallerie d'arte. Credo fermamente che ogni pietra, ogni dipinto e ogni edificio abbia una storia da raccontare, ed è mio compito dare voce a queste storie. Vi invito a seguirmi nel mio viaggio attraverso la Sicilia, scoprendo insieme le meraviglie artistiche e architettoniche che hanno modellato la nostra identità culturale

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