Categories: Spettacolo e Cultura

Un viaggio tra mare e memoria: il documentario su romanelli velista

Sono trascorsi più di venticinque anni dalla tragica scomparsa di Andrea Romanelli, un velista e progettista navale che ha lasciato un segno indelebile nel mondo della vela italiana. Nel 1998, mentre tentava di stabilire un record nella traversata dell’Atlantico con l’amico e collega Giovanni Soldini, Andrea perse la vita in mare a causa di un drammatico incidente. Da quel giorno, la sua famiglia e i suoi amici hanno dovuto affrontare un vuoto incolmabile. Oggi, il figlio di Andrea, Tommaso Romanelli, ha deciso di intraprendere un viaggio emozionante e terapeutico nella memoria del padre, dando vita al documentario “No More Trouble – Cosa rimane di una tempesta“.

Presentazione del documentario

Il documentario sarà presentato a Napoli, mercoledì 18 dicembre, presso il Cinema Modernissimo, alle ore 21.30. Tommaso Romanelli, regista e sceneggiatore del film, si propone di esplorare non solo la vita e la carriera di suo padre, ma anche l’eredità emotiva che ha lasciato alle persone che lo hanno conosciuto e amato. Il film non è solo un tributo a un grande velista, ma anche un atto di amore e riconciliazione per un figlio che, a distanza di anni, cerca di capire chi fosse realmente il padre che ha perso così prematuramente.

La narrazione del film

“No More Trouble” si distingue per la sua narrazione profonda e toccante, arricchita dai ricordi di chi ha condiviso momenti indimenticabili con Andrea. Tra i testimoni che hanno contribuito a raccontare la sua storia ci sono alcuni dei membri dell’equipaggio di Andrea, come:

  1. Giovanni Soldini
  2. Bruno Laurent
  3. Andrea Tarlarni
  4. Guido Broggi

Inoltre, la moglie di Andrea, Fabrizia Maggi, e suo fratello Marco, insieme all’amico e cognato Emanuele Maggi, forniscono un’importante prospettiva personale, offrendo un quadro più completo della vita di Andrea sia come professionista che come uomo.

Un progetto sostenuto da importanti collaborazioni

Il film è una produzione di Teorema Studio e Indigo Film, realizzata con il supporto del Ministero della Cultura (MiC) e del Fondo per l’Audiovisivo FVG. Grazie anche alla collaborazione della FVG Film Commission – PromoTurismoFVG e della Regione Autonoma FVG, il progetto ha potuto prendere forma, unendo competenze artistiche e tecniche di alto livello. La fotografia è stata curata da Nikolai Huber, mentre il montaggio è stato affidato ad Andrea Campajola. Le musiche, che accompagnano il racconto visivo, sono state composte da Lorenzo Tomio, contribuendo a creare un’atmosfera emotivamente coinvolgente.

Il documentario non si limita a narrare la vita di un uomo, ma si addentra nel mondo della vela, esplorando le sfide e le gioie di uno sport che richiede passione, dedizione e una profonda connessione con la natura. La tempesta, simbolo di difficoltà e incertezze, diventa un elemento centrale nella narrazione, sottolineando come le esperienze più difficili possano portare a una maggiore comprensione di sé e degli altri.

In questo viaggio nella memoria, Tommaso Romanelli non solo cerca di onorare la figura del padre, ma anche di affrontare il dolore della perdita. La sua riflessione è un invito a tutti noi a considerare le relazioni che abbiamo, a riconoscere l’importanza dei legami familiari e dell’amicizia e a celebrare coloro che hanno lasciato un’impronta nel nostro cuore.

Il documentario “No More Trouble – Cosa rimane di una tempesta” rappresenta quindi un’opportunità unica per immergersi nella storia di un uomo che ha dedicato la sua vita alla vela e che, anche nella sua assenza, continua a ispirare chiunque si avvicini a questo sport. La presentazione a Napoli è solo il primo passo di un percorso che, si spera, porterà il film a essere visto e apprezzato da un pubblico più vasto, contribuendo a mantenere viva la memoria di Andrea Romanelli e il suo amore per il mare.

Con la forza delle immagini e delle parole, Tommaso Romanelli ci invita a riflettere sulle tempeste della vita e su come affrontarle, portando avanti il messaggio che, nonostante le avversità, l’amore e il ricordo di chi abbiamo perso possono sempre guidarci verso nuovi orizzonti.

Saverio De Luca

Da sempre appassionato di arte e architettura italiana, e voglio portarvi con me attraverso le bellezze nascoste e i tesori conosciuti del nostro paese. Fin da quando ero bambino, sono stato affascinato dai colori, dalle forme e dalle storie che l'arte e l'architettura raccontano. Ho deciso di trasformare questa passione in una carriera, e ora sono qui per condividere con voi il mio viaggio. La mia formazione accademica inizia con una laurea in Storia dell'Arte presso l'Università di Firenze, una città che rappresenta un vero e proprio museo a cielo aperto. È qui che ho sviluppato un occhio critico e una sensibilità particolare nei confronti delle opere d'arte e delle architetture che ci circondano. Ho poi proseguito i miei studi con un master in Architettura e Restauro, che mi ha portato a lavorare su progetti emozionanti di recupero e conservazione. Nel corso degli anni, ho scritto per diverse riviste d'arte e cultura, ma ciò che amo di più è raccontare le storie dietro le opere, dal Rinascimento alle avanguardie moderne, dai capolavori noti alle gemme nascoste. Spero di offrire a tutti voi una visione ricca e appassionata di come questi elementi si intrecciano nella nostra vita quotidiana. Oltre alla scrittura, amo viaggiare per l'Italia, esplorando città storiche, piccoli borghi e magnifici paesaggi per scoprire da vicino le meraviglie dell'architettura e dell'arte che il nostro paese ha da offrire. Sono sempre alla ricerca di mostre interessanti, atelier di artisti e laboratori di artigiani, luoghi in cui la creatività prende forma. Il mio obiettivo è farvi apprezzare la bellezza dell'arte e dell'architettura italiana in tutte le sue sfumature, condividendo con voi non solo le mie conoscenze, ma anche la passione e l'emozione che mi guidano ogni giorno..

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