Sebastian Barry, uno dei più acclamati scrittori irlandesi contemporanei, torna alla ribalta con il suo ultimo romanzo “Ai tempi del vecchio Dio”, pubblicato da Einaudi e tradotto da Anna Rusconi. Questo libro rappresenta un’importante aggiunta alla sua già prestigiosa carriera, che include cinque nomination al Booker Prize e il riconoscimento di “Giorni senza fine” come uno dei cento romanzi che hanno cambiato il mondo. Barry è noto per la sua abilità nel tessere narrazioni che affrontano temi complessi e sfumati, spesso legati alla storia e all’identità irlandese.
“Ai tempi del vecchio Dio” racconta la storia di Tom Kettle, un poliziotto in pensione che si ritrova a fare i conti con il suo passato e con i demoni personali che lo perseguitano. Tom è un uomo che, nonostante l’età avanzata, non riesce a trovare la serenità. Ogni giorno è una battaglia contro il disturbo da stress post-traumatico, risultato delle esperienze vissute durante la sua carriera. Barry ci offre uno sguardo profondo e toccante sulla vita di un uomo che ha dedicato la sua esistenza a servire la giustizia, ma che ora si trova ad affrontare le conseguenze di ciò che ha visto e subito.
Il romanzo inizia con Tom che trascorre le sue giornate su una sedia di vimini, fumando e contemplando il mare. Questo scenario idilliaco, però, è in netto contrasto con il tumulto interiore che vive. La sua routine viene interrotta quando due agenti di polizia si presentano alla sua porta, chiedendo il suo aiuto per risolvere un caso di pedofilia risalente a decenni prima. Questo evento innesca una serie di ricordi dolorosi e ferite mai completamente guarite, che Tom deve affrontare.
Un elemento centrale della trama è la moglie di Tom, June, la cui storia di abuso sessuale da parte di un prete durante l’infanzia emerge con forza. Barry non si limita a raccontare la sua esperienza; offre al lettore una visione cruda e realistica dell’orrore che ha subito. Le parole di June sono particolarmente potenti: “Io non arrivavo a un metro, lui era una giraffa. Con la pancia pelosa e il fiato che sapeva di birra. E il suo affare enorme che mi perforava come una barra d’acciaio”. Queste descrizioni non solo pongono l’accento sulla brutalità delle esperienze vissute, ma suggeriscono anche come il passato possa intrappolare le vite degli individui, influenzando le loro relazioni e il loro benessere psicologico.
Barry, con il suo stile incisivo e poetico, riesce a trasmettere l’angoscia dei suoi personaggi e il loro desiderio di trovare giustizia e redenzione. La narrativa si sviluppa in un intreccio di storie, dove il presente di Tom e June si fonde con i ricordi del loro passato. Il romanzo ci invita a riflettere sulle cicatrici invisibili che portiamo dentro di noi e su come queste possano influenzare le nostre vite e le nostre interazioni con gli altri.
Un altro tema ricorrente nel romanzo è la questione della responsabilità. Tom, da poliziotto, ha dedicato la sua vita a proteggere gli innocenti, ma ora si trova a dover affrontare il fatto che il sistema che ha servito ha fallito nel proteggere coloro che avrebbero dovuto essere tutelati. Le indagini sul caso di pedofilia non solo riaprono ferite personali, ma pongono anche interrogativi sulla giustizia e sulla capacità della società di affrontare e prevenire tali atrocità.
In “Ai tempi del vecchio Dio”, Barry non risparmia il lettore da descrizioni forti e inquietanti, ma lo fa con una sensibilità che invita alla riflessione. La brutalità degli esseri umani e l’orrore del male sono affrontati senza filtri, ma il romanzo non è privo di momenti di speranza e resilienza. La lotta di Tom e June per affrontare il loro passato e per cercare una qualche forma di pace è un messaggio universale che risuona con chiunque abbia mai dovuto affrontare le proprie cicatrici.
Il ritorno di Sebastian Barry con “Ai tempi del vecchio Dio” è un evento significativo nel panorama letterario contemporaneo. Con la sua prosa evocativa e le sue trame complesse, Barry continua a sfidare i lettori a confrontarsi con le verità scomode e a riflettere sul significato della giustizia, della memoria e della redenzione. La sua capacità di intrecciare storie personali con questioni sociali più ampie rende questo romanzo un’opera fondamentale per chiunque desideri esplorare il lato oscuro della natura umana e la ricerca di una luce nell’oscurità.
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