Il cinema Rouge et Noir di Palermo ha recentemente ospitato la presentazione di “Shakespea-re di Napoli”, un’opera diretta da Ruggero Cappuccio e Nadia Baldiz. Questo film, che arriva nel capoluogo siciliano dopo il suo debutto al prestigioso Festival del Cinema di Roma, ha già suscitato grande interesse e discussione. La pellicola rappresenta una rivisitazione cinematografica di uno spettacolo teatrale che, trent’anni fa, ha debuttato al Festival di Santarcangelo, segnando un passo importante nella carriera dei due registi.
Ruggero Cappuccio, regista e scrittore di grande rilievo, ha chiarito l’importanza di questo progetto, sottolineando come, dopo tre decenni dal successo teatrale, il testo sia stato rivalutato e oggi venga considerato un classico contemporaneo. La trama del film è affascinante e originale: il grande drammaturgo William Shakespeare arriva a Napoli durante una vivace notte di Carnevale. Qui, il Viceré, un fervente ammiratore della sua opera, gli offre l’opportunità di sedere sul trono per una notte, ma con una condizione: dovrà indossare una maschera. Questa premessa, ricca di simbolismo e di riferimenti culturali, invita a riflettere non solo sulla figura di Shakespeare, ma anche sulla complessità della cultura napoletana e sulla sua capacità di accogliere e trasformare l’arte.
Il film è caratterizzato da una fusione di elementi cinematografici e teatrali, che riflettono l’intento di Cappuccio di raccontare storie attraverso una “letteratura delle immagini”. La scelta di Napoli come scenario non è casuale: la città, con la sua storia, le sue tradizioni e il suo spirito vivace, diventa un personaggio a sé stante, un palcoscenico che interagisce con i protagonisti. La commistione di realtà e fantasia, tipica del Carnevale, offre un contesto perfetto per esplorare temi universali come:
L’evento di presentazione ha visto la partecipazione di un pubblico entusiasta e di addetti ai lavori, attratti non solo dal richiamo del film, ma anche dalla presenza del regista Cappuccio. La proiezione è stata organizzata grazie alla collaborazione tra il cinema Rouge et Noir e il club Civitan Panormitan, presieduto da Antonella Lupo. La presidente del club ha sottolineato l’importanza di questi due giorni ricchi di storia, nobiltà, cultura e cinema, che hanno permesso di avvicinare il pubblico a una delle figure più affascinanti della letteratura mondiale.
Oltre alla proiezione del film, Cappuccio ha partecipato a un incontro presso il Palazzo Reale, dove ha presentato il suo libro “La Principessa di Lampedusa”, edito da Feltrinelli. Questo volume, che esplora temi legati alla nobiltà e alla cultura siciliana, ha suscitato l’interesse di molti lettori e appassionati, evidenziando ulteriormente il legame tra la letteratura e il cinema nella produzione artistica di Cappuccio.
Le musiche del film sono state realizzate dal compositore palermitano Marco Betta, che ricopre anche il ruolo di sovrintendente del Teatro Massimo. Betta ha una lunga collaborazione con Cappuccio, avendo già lavorato insieme in diverse occasioni. La sua musica, caratterizzata da una particolare sensibilità, riesce a tradurre in suoni le emozioni e i pensieri che accompagnano le immagini del film. Come ha affermato Betta, “quando so che affido una mia musica a Ruggero, so che questa musica diventa sogno e volo contemporaneamente”, evidenziando la sinergia tra i due artisti e la loro capacità di creare opere che trascendono il tempo e lo spazio.
La presentazione di “Shakespea-re di Napoli” a Palermo non è stata solo un evento cinematografico, ma un vero e proprio omaggio alla cultura, alla storia e all’arte, elementi che si intrecciano indissolubilmente nella narrazione di Cappuccio. La pellicola invita a riflettere sulla potenza della creatività e sulla capacità dell’arte di unire le persone, superando confini e differenze. Con questo film, il regista non solo celebra Shakespeare, ma anche la ricchezza della cultura napoletana, portando sul grande schermo una storia che parla al cuore di tutti noi.
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