Un’iniziativa che celebra il valore della lettura e il suo ruolo cruciale nel formare le nuove generazioni. Promossa dall’Associazione Italiana Editori (AIE), questa campagna rappresenta un’importante opportunità per sostenere le biblioteche scolastiche in tutta Italia. Fino a domenica 17 novembre, chiunque abbia a cuore la cultura e l’istruzione può recarsi in una delle quasi 4.000 librerie aderenti all’iniziativa e donare uno o più libri alle scuole, contribuendo così a rinvigorire le risorse disponibili per studenti e insegnanti.
La campagna #ioleggoperché ha visto una partecipazione entusiastica sin dall’inizio, unendo cittadini, autori, editori, librai e istituzioni in un grande sforzo collettivo. L’idea di fondo è semplice ma potente: ogni libro donato può diventare una fonte di ispirazione e conoscenza per i ragazzi, alimentando in loro l’amore per la lettura e la curiosità verso il mondo. “Al centro ci sono i libri e le scuole”, ha dichiarato Innocenzo Cipolletta, presidente dell’AIE, “ma ciò che rende speciale #ioleggoperché è il senso di comunità che si rafforza attorno a questo progetto.”
Le storie di generosità e di impegno sociale che emergono da questa iniziativa sono numerose e toccanti. Un esempio emblematico è quello di una signora che, a Milano, ha deciso di acquistare tutti i libri esposti nella vetrina di una libreria, donandoli alle scuole e agli asili nido gemellati. Questo gesto, compiuto in memoria della madre recentemente scomparsa, dimostra come la lettura e l’amore per i libri possano trascendere il tempo e le generazioni, creando un legame profondo tra le persone e le comunità. Un altro esempio significativo proviene da Gravellona Toce, dove una donatrice ha svuotato la vetrina della libreria Evolvo Libri, assicurando che i volumi donati raggiungano le scuole e i più piccoli, grazie a un progetto specifico che coinvolge anche i nidi comunali.
La campagna non si limita a raccogliere libri per le scuole, ma si estende anche a 350 nidi che partecipano all’iniziativa, una novità introdotta per garantire che anche i più giovani possano accedere a storie e letture stimolanti. Questo progetto si rivolge in particolare a contesti fragili delle province lombarde e di Novara e Verbano-Cusio-Ossola, dimostrando l’impegno dell’AIE verso un’educazione inclusiva e di qualità.
Il coinvolgimento di personaggi pubblici è un altro aspetto che ha caratterizzato questa edizione di #ioleggoperché. Sportivi, scrittori e volti noti del mondo dello spettacolo hanno voluto dare il loro contributo, sia attraverso donazioni che promuovendo l’iniziativa sui social media. Tra i testimonial più noti troviamo Sofia Goggia, Rudy Zerbi, Benedetta Parodi e Fabio Caressa, ma anche il cast della popolare fiction RAI “Un posto al sole”. Queste personalità hanno dimostrato come la passione per la lettura possa unire diverse generazioni e categorie professionali, creando un vero e proprio movimento a favore della cultura.
Un gesto simbolico particolarmente significativo è previsto per oggi e domani, quando durante le partite di calcio della Lega Serie C e della Serie A Femminile i calciatori entreranno in campo con un libro in mano. Questo atto non è solo un modo per sensibilizzare il pubblico sull’importanza della lettura, ma anche un invito a tutti i tifosi a recarsi in libreria per donare un libro e contribuire così a questa causa.
In un’epoca in cui la digitalizzazione e i social media sembrano dominare, iniziative come #ioleggoperché ci ricordano l’importanza dei libri fisici e della lettura condivisa. I libri sono porte aperte verso nuovi mondi, e la loro presenza nelle case e nelle scuole è fondamentale per garantire una crescita culturale e personale. La campagna #ioleggoperché non è solo un modo per raccogliere libri, ma è un’invocazione collettiva a riscoprire il piacere della lettura e a costruire un futuro in cui ogni bambino abbia accesso a storie che possano ispirarlo e formarlo.
Oggi, più che mai, è necessario sostenere la lettura come strumento di crescita e di unione sociale. La partecipazione a #ioleggoperché rappresenta un gesto semplice ma carico di significato, un modo per contribuire attivamente alla costruzione di una società più informata, critica e creativa. Concludendo, è fondamentale continuare a promuovere la lettura come valore fondamentale per il nostro futuro, per garantire che ogni libro possa trovare la propria casa e il proprio lettore.
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