Tumore delle ossa, conoscere il primo sintomo è fondamentale: ecco cosa devi sapere

C’è un sintomo che non andrebbe mai ignorato. La sua presenza, infatti, può nascondere un tumore alle ossa. Ecco di quale si tratta. 

I tumori maligni possono colpire quasi tutte le parti del corpo. Le cellule iniziano a riprodursi in modo incontrollato, fino a dare vita alla malattia. Purtroppo, nonostante tutti i progressi fatti dalla medicina, si tratta ancora di una malattia preoccupante. Il rischio maggiore risiede nelle eventuali metastasi. Una delle armi più preziose risiede nella diagnosi precoce.

Il cancro, nelle sue prime fasi, è molto più facile da affrontare e da sconfiggere. Questo è valido anche per il tumore alle ossa. C’è un sintomo che rappresenta un vero e proprio campanello d’allarme. Gli esperti consigliano di non ignorarlo e di consultare subito il medico.

Questo sintomo può indicare la presenza di un tumore osseo: il campanello d’allarme da non sottovalutare

Il tumore maligno alle ossa colpisce soprattutto i giovani. Si tratta di una patologia che attacca con più facilità i bambini e gli adolescenti. Ciò è dovuto al rapido sviluppo delle ossa che necessita di un aumento massiccio del numero di cellule. Una situazione così delicata necessita di un’azione mirata, in grado di fare la differenza. I pazienti, spesso, iniziano le cure in ritardo. La mancata diagnosi costringe gli oncologi a mettere in atto protocolli demolitivi e aggressivi.

Una diagnosi precoce, però, potrebbe evitare simili situazioni. Il segreto sta nel non sottovalutare determinati segnali. Ce ne è uno, in particolare, che si presenta in quasi tutti i tumori alle ossa. Si sta parlando del dolore. All’inizio, è lieve e intermittente. Con il passare delle settimane, però, la sua intensità aumenta, fino a diventare invalidante. Esso può essere accompagnato da un gonfiore più o meno marcato.

I movimenti diventano difficili da portare a termine. Anche quelli più banali si trasformano in una tortura. Alcuni specialisti, purtroppo, tendono a non dare la giusta importanza a questi disturbi. Li attribuiscono alla crescita o a delle semplici contusioni. Per fortuna, ci sono degli esami che possono aiutare a chiarire il quadro clinico.

Basta una semplice radiografia per iniziare a studiare il problema. Successivamente, in caso di dubbi, si può passare a una scintigrafia ossea o a una PET. Utilissima è la biopsia ossea che, grazie alla sua estrema precisione, aiuta gli specialisti a dare un nome al tumore, a studiare le sue caratteristiche e a scegliere il protocollo di cura più adatto.