Somministrato il primo vaccino per combattere il più aggressivo tumore della pelle. La tecnologia è identica a quella del vaccino anti-COVID.
È stato recentemente somministrato a un paziente italiano il primo vaccino per combattere il tumore della pelle più aggressivo: Il melanoma cutaneo, tumore che si sviluppa a partire dalla trasformazione tumorale dei melanociti, le cellule responsabili della produzione di melanina nella pelle.
Il vaccino somministrato non è un vaccino preventivo. Esso, tramite la tecnica mRna, utilizzata per la creazione del vaccino anti-COVID, agevola il sistema immunitario del paziente che riceve il vaccino nel riconoscimento del tumore, in modo da essere in grado di contrattaccare. A parlare di questo vaccino è stato il Dott. Paolo Ascierto, ricercatore di fama internazionale e massimo esperto di melanoma secondo la classifica stilata dalla North Carolina University.
Quanto è diffuso il tumore della pelle?
Il Dott. Paolo Ascierto ha spiegato che negli ultimi anni la frequenza di riscontro di tumori della pelle come il melanoma è progressivamente aumentata specialmente tra i giovani. Nel nostro paese costituisce la terza tipologia di tumore maggiormente diffusa sotto i 50 anni di età.
La scorretta esposizione al sole può essere dannosa e molto incidente su questo tipo di male. Inoltre anche la mancata prevenzione può essere un fattore di grave peso per lo sviluppo di tumori della pelle. Seppur il melanoma costituisca solo il 5% dei tumori della pelle diffusi, la sua incidenza è addirittura raddoppiata negli ultimi 10 anni.
Melanoma: cos’è il tumore della pelle e come si cura?
- Origine del Melanoma cutaneo: Il melanoma cutaneo ha origine dalla trasformazione tumorale dei melanociti, che sono presenti nell’epidermide, uno dei tre strati della pelle. Questa trasformazione può dar luogo a una crescita anomala e incontrollata di cellule, formando un tumore.
- Ruolo dei melanociti nella pelle: I melanociti sono responsabili della produzione di melanina, un pigmento che ha la funzione di proteggere la pelle dai danni causati dai raggi solari. La melanina agisce come una barriera naturale contro l’eccessiva esposizione ai raggi UV e consente alla pelle di sviluppare una pigmentazione più scura quando esposta al sole, ossia l’abbronzatura.
- Formazione di nei (nevi): In condizioni normali, i melanociti possono formare agglomerati scuri sulla superficie della pelle, noti come nei o nevi dal punto di vista medico. Questi nevi possono variare in dimensione, colore e forma e sono generalmente benigni. Tuttavia, in alcuni casi, la trasformazione maligna dei melanociti può portare alla formazione di melanoma cutaneo, un tipo di cancro della pelle.
L’immunoterapia è stata la più importante terapia sviluppatasi negli ultimi 10 anni in campo oncologico. Essa si personalizza in base al paziente che la riceve. Questo tipo di terapia è stata applicata anche su tumori diversi dal melanoma come quelli del rene e dei polmoni.
Nel caso del melanoma essi prevedono la combinazione di nivolumab e ipilimumab, due farmaci immunoterapici la cui combinazione ha portato ottimi risultati: il 68% dei soggetti ha manifestato risposte alla terapia, il 20% ha ridotto il rischio di progressione del male e il 13% si è salvato dal rischio di morte.
Sicuramente lo sviluppo del vaccino anti-melanoma è un enorme passo per la medicina moderna. La stessa tecnica di creazione del vaccino potrà essere applicata per combattere altri tumori. Se i risultati saranno riconfermati, la nascita del vaccino anti-tumore potrà essere definita come una delle più grandi rivoluzioni della medicina.
