Non tutti lo sanno, ma questo è un sintomo iniziale di un tumore alle ossa: non sottovalutarlo mai e cosa devi fare.
Il tumore alle ossa rappresenta una malattia seria e complessa, derivante dalla trasformazione di qualsiasi cellula ossea.
A differenza di quanto si possa pensare, le ossa non sono strutture statiche e “morte”, sono composte da cellule vive e attive, come gli osteoblasti e gli osteoclasti, che sono fondamentali per la costruzione e il mantenimento della matrice ossea. Questa matrice è essenziale per garantire la resistenza e la forma delle ossa, rendendo cruciale la comprensione di questa malattia per la salute umana.
Tumore alle ossa: primi sintomi
Le ossa svolgono funzioni vitali nel corpo umano. Esse non solo sostengono i muscoli, ma proteggono anche organi vitali come il cervello, il cuore e i polmoni. Inoltre, il midollo osseo, situato all’interno delle ossa, è responsabile della produzione delle cellule del sangue. L’osso subcondrale, presente nelle articolazioni, offre supporto e ammortizzazione durante i movimenti, evidenziando l’importanza delle ossa nella nostra vita quotidiana.
Secondo le statistiche, il tumore primario delle ossa è relativamente raro, con circa 350 nuovi casi all’anno in Italia, ovvero poco più di 1 caso ogni 100.000 persone. Tuttavia, le metastasi ossee, che derivano da tumori in altri organi, sono molto più comuni e possono comparire in qualsiasi parte dello scheletro. I giovani, in particolare quelli tra i 10 e i 20 anni, sono più colpiti da tumori come l’osteosarcoma. Gli adulti, invece, possono essere maggiormente vulnerabili a forme come il condrosarcoma e il sarcoma di Ewing. I tumori ossei primari possono essere suddivisi principalmente in sarcomi, tra cui:
- Osteosarcoma: origina dal tessuto osseo.
- Condrosarcoma: si sviluppa dalla cartilagine.
- Sarcoma di Ewing: colpisce frequentemente bambini e adolescenti.
È importante notare che i tumori ossei metastatici, derivanti da tumori di altri organi (come polmone, mammella e prostata), sono più comuni rispetto ai tumori primari. Le cause esatte del tumore osseo rimangono in gran parte sconosciute, ma alcuni fattori di rischio sono stati identificati. Ad esempio, l’osteosarcoma colpisce frequentemente i giovani durante la fase di rapida crescita ossea.

L’esposizione a radiazioni, come quelle ricevute durante radioterapia per altri tumori, è un fattore di rischio ben documentato. Alcuni fattori genetici, come mutazioni nei geni oncosoppressori p53 e RB1, sono associati a sindromi ereditarie e possono aumentare la predisposizione a sviluppare tumori ossei. I sintomi del tumore osseo possono variare notevolmente, ma i più comuni includono:
- Dolore e gonfiore localizzati.
- Perdita di peso.
- Affaticamento.
Inizialmente, il dolore può essere intermittente, peggiorando durante la notte o con l’attività fisica, ma tende a diventare costante con la progressione della malattia. È fondamentale consultare un medico in presenza di sintomi sospetti, che procederà a esami diagnostici, tra cui radiografie, scintigrafie ossee e biopsie, per confermare la diagnosi. Il trattamento del tumore osseo dipende da vari fattori, tra cui la tipologia di tumore, lo stadio della malattia e la salute generale del paziente. Le opzioni terapeutiche includono:
- Chirurgia: spesso il trattamento principale, che può comportare la rimozione solo della parte malata dell’osso, sostituita con innesti o protesi.
- Chemioterapia: utilizzata in combinazione con la chirurgia, con cicli di chemioterapia prima e dopo l’intervento.
- Ricerca e innovazione: attualmente, la ricerca si concentra su nuove terapie mirate, in particolare per l’osteosarcoma, e sulle terapie immunologiche che attivano il sistema immunitario contro le cellule tumorali.