Tumore al fegato, il sintomo che tutti sottovalutano: conoscerlo ti mette al sicuro

Il tumore al fegato fa paura, per aumentare le possibilità di guarigione mai sottovalutare un sintomo che all’apparenza sembra innocuo.

Fare prevenzione rappresenta il modo migliore per avere un quadro piuttosto preciso dello stato della propria salute e individuare eventuali malattie quando sono ancora in una fase iniziale, così da aumentare la possibilità di guarire. Questa passa da controlli periodici a cui ci si dovrebbe sottoporre, sfruttando i programmi di screening disponibili sul territorio, trincerarsi dietro la paura è un errore. Una teoria simile può essere applicata anche al tumore al fegato, patologia che non deve essere mai sottovalutata, anche se in Italia risulta essere piuttosto rara.

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Il tumore al fegato fa paura a molti – Foto | Arabonormannaunesco.it

Fare in modo che questo organo, che è il più grande del corpo umano, funzioni a dovere è determinante. Si tratta infatti di quello che ha il compito di rimuovere le sostanze di scarto dal sangue e di produrre la bile, oltre alle altre sostanze che sono necessarie per la digestione. Si parla di cancro nel momento in cui si verifica la proliferazione incontrollata di cellule all’interno.

Tumore al fegato: occhio al sintomo insospettabile

Prevenire il cancro al fegato, attraverso una serie di controlli periodici, non è purtroppo possibile, ma è importante cercare di evitare quelli che vengono definiti fattori di rischio, che possono aumentare le possibilità di ammalarsi. Tra questi ci sono il consumo eccessivo di alcol, l’esposizione al virus dell’epatite e abitudini alimentari sbagliate, che possono portare a obesità o sovrappeso, con conseguenti problemi di metabolismo.

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Nausea e vomito costanti possono essere sintomo di questo tumore – Foto | Arabonormannaunesco.it

È comunque possibile sottoporsi al vaccino per l’epatite B, che risulta essere obbligatorio per i bambini, mentre per quello per l’epatite C non ci sono vaccini, ma farmaci in grado di azzerare la replicazione virale in oltre il 99% dei casi. È quindi determinante prestare attenzione ai segnali che ci manda il nostro corpo, così da parlarne con il medico per valutare insieme se sia necessario fare approfondimenti. Spesso, infatti, questo cancro è silenzioso in fase iniziale, poi porta a sintomi che possono spesso essere sottovalutati perché si ritengono assimilabili a un’influenza. È il caso, ad esempio, di nausea e vomito quasi costanti e sensazione di sazietà anche quando si è mangiato pochissimo.

A questi possono aggiungersi dolore nella parte superiore dell’addome, il bianco degli occhi e successivamente anche la pelle e le mucose diventano sempre più gialle (è il cosiddetto ittero), l’urina diventa di colore più scura e le feci più chiare rispetto al solito, oltre alla febbre. Diversi pazienti possono riscontrare inoltre ingrossamento del ventre, dolore alla schiena che può comprendere anche le spalle e stanchezza quasi costante.

Se questa sintomatologia perdura, è utile fare un esame del sangue completo (serve verificare i dosaggi delle transaminasi e della bilirubina), oltre a un’ecografia, così da verificare lo stato dell’organo e di quelli circostanti. Spesso, infatti, il tumore al fegato può essere conseguenza della formazione di metastasi che si originano in seguito alla formazione di neoplasie che hanno colpito altre parti del corpo, come il cancro al seno e quello al cervello. Più un tumore è diagnosticato in fase precoce, maggiore è la possibilità che il paziente possa sopportare l’intervento chirurgico e guarire. A volte, anche se la massa risulta essere localizzata, non è possibile programmare un intervento, ma provare a migliorare la qualità della vita del soggetto con alcune terapie specifiche.

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