Tumore al cervello, il sintomo che tutti sottovalutano: conoscerlo può salvarti la vita

Il tumore al cervello è una patologia che fa paura, riconoscerlo tempestivamente è importante. Occhio a questo sintomo.

Supportare la ricerca scientifica, che ha fatto passi da gigante negli ultimi anni, risulta essere fondamentale se si vogliono aumentare le possibilità di guarigione da gravi malattie, comprese quelle che già al momento della diagnosi possono spaventare. Tra queste c’è il tumore al cervello, patologia che si teme possa compromettere la propria quotidianità e impedire di essere autonomi come un tempo.

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Il tumore al cervello è uno di quelli che fa più paura – Foto: Arabonormannaunsco.it

Riuscire a percepire eventuali sintomi anomali risulta essere fondamentale, così da parlare in tempi rapidi con il medico, in modo tale da programmare accertamenti specifici grazie a cui è possibile capire meglio lo stato del paziente. Non si deve sottovalutare la situazione soprattutto se si dovesse notare un disturbo che spesso è ritenuto non grave, ma che può essere invece legato a questo tipo di neoplasia.

Occhio a questo sintomo insospettato: e se fosse tumore al cervello?

Il tumore al cervello, conosciuto anche come tumore cerebrale, consiste in una lesione presente all’interno della scatola cranica, di entità più o meno grave, provocata dalla proliferazione anomala di un gruppo di cellule nervose. Riconoscerlo può non essere così semplice, nella fase iniziale può essere spesso silenzioso, in alcuni casi i sintomi veri e propri si manifestano quando è già avanzato.

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Mai sottovalutare la sonnolenza frequente – Foto: Arabonormannaunesco.it

La neoplasia cerebrale può nascere e svilupparsi all’interno della scatola cranica, situazione che viene definita tumore primitivo, se invece si origina sotto forma di metastasi conseguenza di un cancro che si è sviluppato in altre zone si parla di tumore secondario. E’ inoltre necessario distinguere tra tumore benigno (il più diffuso è il meningioma) e maligno (i più frequenti sono i tumori gliali e medulloblastomi). Sottovalutare i campanelli d’allarme che il nostro organismo ci manda è un errore, sarebbe bene parlare con il medico se si nota uno stato di sonnolenza frequente, specialmente se si riesce a dormire regolarmente la notte, quindi apparentemente anomalo.

Tra gli altri disturbi che dovrebbero metterci in allarme c’è il mal di testa (nei malati può non passare nemmeno se si assume un antidolorifico), nausea o vomito non spiegabili da altre cause; problemi di vista (vista offuscata, visione doppia, perdita della visione laterale, eccetera), problemi di equilibrio e difficoltà a parlare, confusione, cambiamenti della personalità o del comportamento, perdita graduale della sensibilità o della capacità di movimento, crisi di tipo neurologico, problemi di udito.

Prevenire la formazione di questo tipo di cancro non è possibile, può essere utile evitare l’esposizione a radiazioni ad alto dosaggio. La diagnosi prevede di doversi sottoporre a un esame neurologico completo, così da valutare il deficit cognitivo e motorio. A questo si aggiungono esami di diagnostica per immagini, in particolare la tomografia computerizzata (TC), la risonanza magnetica (RM) o la tomografia a emissione di positroni (PET).

Una radiografia può essere utile se si vuole ricercare la presenza di tumore ai polmoni, che spesso può dare metastasi proprio al cervello. La biopsia, che consiste nel prelievo di una piccola parte di tessuto in anestesia locale (cranio e cervello non sentono dolore), serve invece per determinare in modo dettagliato il tipo di tumore.

I tumori cerebrali vengono trattati attraverso la chirurgia, specie se già in fase avanzata. Fondamentale per ridurre la pressione che il tumore esercita all’interno del cranio e diminuire così i sintomi. Chemioterapia e radioterapia possono essere invece utilizzate dopo l’intervento per diminuire il rischio di recidiva o per eliminare quella parte di tumore che non si è riusciti a rimuovere chirurgicamente.

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