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Trionfo di Balanchine e Robbins: La Scala saluta la stagione di balletto con grande successo

La stagione di balletto 2023/24 della Scala di Milano

La stagione di balletto del 2023/24 della Scala di Milano si avvia verso la sua conclusione, in un evento che celebra due delle figure più influenti della coreografia del XX secolo: George Balanchine e Jerome Robbins. Questa serata rappresenta non solo l’epilogo di una stagione ricca di emozioni e spettacoli, ma anche un tributo all’arte del balletto, che continua a incantare il pubblico con la sua grazia e il suo dinamismo. Il Trittico Balanchine/Robbins, in scena fino al 20 novembre, si propone di rendere omaggio a queste due icone della danza, portando sul palcoscenico milanese alcuni dei loro lavori più amati.

Il debutto di Fayçal Karoui

La serata segna il debutto di Fayçal Karoui come direttore dell’Orchestra del Balletto della Scala, un compito di grande prestigio che porta con sé l’aspettativa di una performance di alta qualità. Karoui, noto per la sua versatilità e il suo talento, si trova a dirigere un programma che include alcuni dei brani più celebri di Robbins, come Dances at a Gathering e The Concert, entrambi su musiche di Frédéric Chopin. Questi balletti, che esplorano la bellezza e la complessità delle interazioni umane, sono stati presentati per la prima volta nel teatro milanese, segnando un’importante novità per il pubblico di Milano.

L’importanza della scenografia e dei costumi

Ma non è solo la musica a rendere speciale questo evento. Anche la scenografia e il costume giocano un ruolo fondamentale nella creazione dell’atmosfera che circonda le opere. Luisa Spinatelli ha firmato una nuova veste per Theme and Variations di Balanchine, contribuendo così a rinnovare l’interesse per un balletto che, pur essendo un classico, può sempre trovare nuovi modi per sorprendere e affascinare. Balanchine e Robbins hanno legato il loro nome alla Scala da oltre settant’anni, risalendo alla prima apparizione del New York City Ballet sul palcoscenico del Piermarini nel 1953.

I ballerini protagonisti

La presenza di grandi nomi come Nicoletta Manni, Timofej Andrijashenko e Martina Arduino tra i ballerini protagonisti della prima rappresentazione è un ulteriore motivo di entusiasmo. Questi artisti, con il loro talento e la loro dedizione, offrono una performance che promette di rimanere impressa nella memoria del pubblico. La varietà di stili e atmosfere presenti nei diversi balletti rappresenta una sfida e un’opportunità per i ballerini, che devono adattarsi a linguaggi coreografici distintivi e a richieste artistiche differenti.

L’installazione di light art in Piazza della Scala

Per celebrare ulteriormente questa serata speciale, è stata inaugurata in Piazza della Scala un’opera di light art intitolata Ballerina Sequence. Si tratta di un’installazione che presenta 20 silhouette luminose di ballerine, alte oltre tre metri, disposte in un semicerchio di oltre 60 metri. Questa installazione, progettata da Angelo Bonello, danza sulla melodia di un carillon, creando un’atmosfera magica che anticipa lo spettacolo. La scelta di utilizzare esclusivamente la luce come strumento compositivo non solo arricchisce l’esperienza visiva, ma invita anche a riflettere su temi più ampi, come l’emergenza climatica, un argomento di crescente rilevanza nella società contemporanea.

Un’opportunità per milanesi e turisti

L’installazione rimarrà in Piazza della Scala fino al 23 novembre, offrendo a milanesi e turisti l’opportunità di immergersi in un’esperienza artistica che sfida le convenzioni. La partnership tra la Fondazione Teatro alla Scala, A2A e la Fondazione Banco dell’energia ha reso possibile questa opera, sottolineando l’importanza della collaborazione tra arte e sostenibilità.

L’eredità della danza alla Scala

Con questi eventi, la Scala non solo celebra la danza, ma ne riconosce anche il ruolo vitale nella cultura e nella società. La stagione di balletto 2023/24 si chiude così con un omaggio ai grandi maestri, ma anche con uno sguardo al futuro, ispirando nuove generazioni di ballerini e coreografi. L’attesa ora si concentra sulla prossima stagione, che si aprirà il 7 dicembre con La Forza del destino di Giuseppe Verdi, promettendo di continuare la tradizione di eccellenza e innovazione che caratterizza il Teatro alla Scala.

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