La kermesse internazionale Sherbeth Festival, dedicata al mondo del gelato artigianale, ha visto un’affermazione storica con la vittoria del maestro gelatiere cinese Bang Gai. L’evento, che si è tenuto a Palermo, ha richiamato una vasta partecipazione di gelatieri provenienti da tutto il mondo, rendendo l’atmosfera ricca di creatività e innovazione. Bang Gai, insieme alla moglie Ivy Li, ha presentato il suo gelato “Lemon Tree”, un prodotto che unisce ingredienti tipici della Cina e della Sicilia, creando così un ponte culturale attraverso il gusto.
La scelta di Bang Gai di utilizzare l’aquilaria, una pianta speziata antica tipica del sud della Cina, è un chiaro esempio di come il gelato possa diventare un veicolo di tradizioni e storie personali. Questa pianta, conosciuta per le sue proprietà aromatiche e medicinali nella medicina tradizionale cinese, è stata sapientemente abbinata al limone siciliano, uno dei frutti più rappresentativi della tradizione culinaria dell’isola. La combinazione dei due ingredienti non solo evidenzia la fusione di culture diverse, ma celebra anche l’arte della gelateria, che richiede grande maestria e sensibilità.
Il tocco finale di Bang Gai e Ivy è stato l’aggiunta di un goccio di olio siciliano, acquistato nel caratteristico mercato del Capo, situato nelle immediate vicinanze del Teatro Massimo. Questa scelta rappresenta un’ulteriore connessione con il territorio siciliano e un omaggio alla sua ricca gastronomia. “Volevamo creare un gelato che non solo fosse buono, ma che raccontasse una storia, la nostra storia”, hanno dichiarato i due gelatieri, sottolineando l’importanza di rappresentare le proprie radici attraverso l’arte culinaria.
La giuria del festival ha riconosciuto il valore di questa creazione, conferendo a Bang Gai il prestigioso premio Procopio Cutò, che simboleggia l’eccellenza nella produzione di gelato artigianale. Questo riconoscimento non solo celebra il talento del maestro gelatiere, ma contribuisce anche a promuovere la cultura del gelato artigianale italiano in Oriente, un obiettivo che gli organizzatori del festival, Davide Alamia e Piergiorgio Martorana, si sono posti fin dalla prima edizione.
Il secondo posto è andato ad Alessia Palmitessa e Giacomo Banchini della gelateria Cioccolateria Banchini di Parma, che hanno presentato un gelato innovativo chiamato “fior di cascara”. Questa creazione è caratterizzata da un fiordilatte infuso con bucce di fave di cacao, dolcificato con zucchero di canna e arricchito con un infuso di tagete minuta. La varietà di sapori e la complessità degli ingredienti utilizzati hanno colpito la giuria, dimostrando come la sperimentazione possa portare a risultati sorprendenti nel campo della gelateria.
Il terzo posto è stato assegnato a Riccardo Primiani, della gelateria pasticceria Da Teo di Sorbolo, che ha presentato un gelato a base di cascara, ovvero le bucce fermentate del caffè, infuso in latte e panna e arricchito con miele di alianto e pepe di andaliman. Anche in questo caso, la scelta degli ingredienti e la loro combinazione hanno reso il gelato un prodotto unico e di alta qualità.
L’edizione 2024 dello Sherbeth Festival ha registrato una partecipazione significativa di maestri gelatieri provenienti da paesi come Francia, Olanda, Finlandia, Regno Unito, Svizzera, Belgio, Giappone, Taiwan e Polonia. Questo afflusso di talenti internazionali ha arricchito l’evento, creando un’atmosfera di scambio e collaborazione che ha reso il festival un punto di riferimento per il gelato artigianale a livello globale.
Davide Alamia, uno degli organizzatori del festival, ha espresso grande soddisfazione per il successo dell’evento, sottolineando l’importanza di avere a Palermo una manifestazione di tale portata. “Siamo orgogliosi di portare avanti questa tradizione e di contribuire alla diffusione della cultura del gelato artigianale nel mondo”, ha affermato, evidenziando come eventi come lo Sherbeth Festival possano giocare un ruolo cruciale nel valorizzare l’arte della gelateria e nel promuovere l’incontro tra diverse culture culinarie.
La vittoria di Bang Gai rappresenta quindi non solo un traguardo personale, ma anche un segno di come il gelato possa fungere da collante tra culture diverse, celebrando la diversità e l’innovazione in un settore in continua evoluzione.
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