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Treviso si colora di impressionismo: la nuova mostra di Marco Goldin

Il 15 novembre 2023 si aprirà una nuova ed entusiasmante mostra a Treviso, organizzata da Linea d’Ombra, la società di Marco Goldin, noto curatore e promotore di eventi culturali di grande richiamo. La rassegna, intitolata “Da Picasso a Van Gogh. Capolavori dal Toledo Museum of Art. Storie di pittura dall’astrazione all’impressionismo”, si protrarrà fino al 10 maggio 2026, offrendo ai visitatori l’opportunità di esplorare un’affascinante selezione di opere d’arte provenienti dal prestigioso Toledo Museum of Art, situato in Ohio, Stati Uniti.

Questa mostra rappresenta un viaggio unico attraverso la storia dell’arte, articolandosi su ben 60 opere che vanno dal XIX al XX secolo. Ciò che rende questa esposizione particolarmente interessante è che molte di queste opere escono per la prima volta dal museo, offrendo così un’opportunità rara di ammirare capolavori di artisti di fama mondiale. La mostra si propone di esplorare il complesso dialogo tra l’astrazione e l’impressionismo, due correnti artistiche che, sebbene diverse, hanno avuto un impatto profondo e duraturo sulla storia dell’arte.

Temi principali della mostra

Il percorso espositivo si snoda a ritroso nel tempo, partendo dall’astrazione americana del secondo Novecento. Artisti come Richard Diebenkorn, Morris Louis, Ad Reinhardt e Helen Frankenthaler verranno messi in evidenza, seguiti da esperienze significative dell’astrazione europea, tra cui opere di Ben Nicholson e Josef Albers, fino ad arrivare a figure iconiche come Piet Mondrian e Paul Klee. Questo approccio permetterà ai visitatori di apprezzare le influenze e le connessioni tra diverse scuole artistiche e movimenti, creando un dialogo visivo tra il passato e il presente.

La mostra si articola attorno a tre grandi temi:

  1. Natura morta: opere di Giorgio Morandi e Georges Braque, con contributi di Henri Fantin-Latour e Camille Pissarro, offriranno una visione variegata della natura morta attraverso i secoli.

  2. Ritratti e figure: il percorso espositivo include opere di Henri Matisse, Pierre Bonnard e Édouard Vuillard, seguiti da artisti come Alberto Giacometti, Giorgio de Chirico e Amedeo Modigliani, culminando in un Picasso del 1909, un momento cruciale nella storia dell’arte.

  3. Paesaggio: i visitatori potranno scoprire le visioni di Venezia da parte di artisti come Paul Signac e di Parigi da parte di Robert Delaunay e Fernand Léger. Questa sezione si arricchisce di una selezione di paesaggi impressionisti e post-impressionisti, tra cui una delle celebri versioni delle “Ninfee” di Claude Monet, accanto a capolavori di Paul Gauguin, Paul Cézanne, Gustave Caillebotte, Renoir e Alfred Sisley.

Un punto culminante della mostra è rappresentato dall’opera “Campo di grano con falciatore a Auvers” di Vincent van Gogh, un dipinto emblematico che segna l’addio alla vita dell’artista olandese. La presenza di questo capolavoro in una parete isolata del museo cittadino di Santa Caterina offre un momento di intensa riflessione per tutti i visitatori, invitandoli a considerare la vita e l’eredità di uno dei pittori più influenti della storia.

Un contesto culturale ideale

La scelta del Museo di Santa Caterina come sede dell’evento non è casuale. Questo spazio espositivo, già noto per la sua architettura e la sua importanza culturale, offrirà un contesto ideale per ospitare opere di tale rilevanza. La mostra non solo rappresenta un’importante opportunità per gli appassionati d’arte di Treviso e dintorni, ma anche per i turisti che visiteranno la città nei prossimi anni, arricchendo il panorama culturale locale.

L’evento di Marco Goldin si preannuncia come un’ulteriore occasione per riflettere sull’evoluzione della pittura tra ‘800 e ‘900 e per esplorare le connessioni tra le diverse correnti artistiche. Con una programmazione così ricca e variegata, Treviso si conferma come una delle mete culturali più dinamiche d’Italia, capace di attrarre un pubblico sempre più vasto e interessato all’arte.

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