Stm e sindacati: la minaccia di un incontro al ministero se il governo non risponde - ©ANSA Photo
La situazione attuale di STMicroelectronics (STM) sta generando preoccupazione tra i sindacati e i lavoratori, soprattutto in seguito all’annuncio di un piano di riduzione del personale. Questo sviluppo arriva dopo che l’azienda ha ricevuto un significativo finanziamento pubblico per l’espansione dello stabilimento di Agrate Brianza. I sindacati, rappresentati da Fiom Cgil e Fim Cisl, chiedono maggiore trasparenza sulle scelte aziendali e sulla strategia industriale futura, sollevando interrogativi cruciali sul futuro dei dipendenti.
Durante un’assemblea tenutasi presso il sito di Agrate, i segretari nazionali dei sindacati hanno fatto appello a un incontro urgente con i ministeri delle Attività produttive e dell’Economia. La pressione aumenta e i sindacati minacciano una grande manifestazione a Roma se non verranno ascoltati. Barbara Tibaldi, segretaria della Fiom Cgil, ha dichiarato: “Oggi c’è stata un’assemblea ad Agrate e lunedì ci sarà un’iniziativa a Catania, i lavoratori sono allertati”.
Il piano di riduzione di personale presentato da STM ha suscitato ansia tra i lavoratori, soprattutto considerando il recente supporto finanziario ricevuto dallo Stato. I rappresentanti sindacali sollevano dubbi su come l’azienda intenda utilizzare i fondi pubblici e quale sia il piano industriale a lungo termine. Tibaldi ha sottolineato l’assenza di trasparenza, affermando: “Abbiamo chiesto al governo di convocarci perché non c’è trasparenza nei comportamenti e non abbiamo visto alcun piano industriale di sviluppo chiaro da parte di STM”.
Massimiliano Nobis, della Fim Cisl, ha messo in evidenza le discrepanze nelle previsioni economiche fatte dalla dirigenza di STM. “Nel settembre del 2023, il management parlava di un fatturato per il 2028 di 20 miliardi”, ha affermato, evidenziando come il fatturato del 2024 si sia chiuso a soli 13 miliardi. Queste differenze sollevano interrogativi sulla capacità di gestione del top management dell’azienda. Nobis ha aggiunto: “Chiaramente, errori ce ne sono stati tanti, perché un management che sbaglia di così tanto una previsione vuol dire o che non è capace o che ha nascosto qualcosa”.
La crisi di STM non è solo un problema locale, ma riflette una realtà più ampia che coinvolge l’intero settore dei semiconduttori in Europa. Con la crescente domanda di chip, la stabilità di aziende come STM è fondamentale per l’economia italiana e per la competitività dell’Europa a livello globale.
La mobilitazione dei sindacati sembra inevitabile. Tibaldi ha dichiarato: “Se il ministro dello sviluppo economico e il ministro dell’Economia non ci convocano, tra qualche settimana andremo a prenderci quella convocazione con i lavoratori, con la prima grande manifestazione dei lavoratori italiani sotto il ministero”. Questo annuncio ha già messo in allerta le istituzioni, che dovranno rispondere alle richieste di dialogo e trasparenza.
In conclusione, l’emergere di questa crisi all’interno di STM si inserisce in un panorama di sfide globali per il settore della tecnologia. La capacità di STM di affrontare le proprie sfide interne e di comunicare efficacemente con i propri dipendenti sarà cruciale per il suo futuro. La situazione attuale richiede un impegno serio da parte della dirigenza per garantire stabilità e sicurezza ai lavoratori, in un contesto economico in continua evoluzione.
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