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Stai attento all’Isee, quest’anno ci sono regole ferree: cosa rischi se lo fai così

Da una corretta compilazione dell’ISEE passa la possibilità di avere molti bonus e molte agevolazioni economiche

Il 2025 si preannuncia come un anno di cambiamenti significativi per le famiglie italiane che beneficiano dell’Assegno unico. Con l’aggiornamento delle tabelle da parte dell’INPS, il contributo al costo della vita è aumentato dello 0,8% rispetto all’anno precedente, offrendo un respiro di sollievo a oltre 5,9 milioni di nuclei familiari, per un totale di 9,4 milioni di figli a carico.

Tuttavia, questo aumento porta con sé anche importanti scadenze da rispettare, in particolare per quanto riguarda la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) e l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE).

L’importanza dell’Isee aggiornato

L’INPS ha specificato che per determinare l’importo dell’Assegno unico per il 2025 è necessaria la presentazione di una nuova DSU. Senza un ISEE aggiornato, a partire da marzo 2025, i beneficiari riceveranno solo l’importo minimo dell’Assegno unico. Questo rappresenta un rischio significativo per molte famiglie che potrebbero trovarsi a ricevere un sostegno economico inferiore rispetto a quello a cui avrebbero diritto. È fondamentale, quindi, agire tempestivamente e presentare la nuova DSU entro il 30 giugno 2025. In caso contrario, gli importi saranno ricalcolati e gli eventuali arretrati verranno corrisposti solo dopo la presentazione della documentazione richiesta.

Isee aggiornato, benefici
L’importanza di un ISEE aggiornato per ottenere vantaggi economici – (arabonormannaunesco.it)

La presentazione dell’ISEE può avvenire attraverso diverse modalità, tra cui:

  1. Portale unico ISEE
  2. App INPS Mobile
  3. Patronato

Questa varietà di opzioni consente di facilitare l’accesso alle informazioni e di garantire che nessuno resti indietro.

Un aspetto cruciale da considerare è che i tempi di rilascio dell’attestazione ISEE potrebbero essere più lunghi del solito. Secondo quanto riportato dal Sole24Ore, i Centri di Assistenza Fiscale (CAF) stanno segnalando ritardi, con una media di attesa che si attesta attorno ai 10-15 giorni dalla presentazione della DSU. Questo è un cambiamento significativo rispetto agli anni precedenti, dove il rilascio avveniva in tempi molto più brevi, di solito tra i 3 e i 4 giorni. Pertanto, è consigliabile non procrastinare e iniziare il processo il prima possibile per evitare inconvenienti che potrebbero influenzare il sostegno economico percepito.

È importante tenere a mente alcuni aspetti riguardanti la domanda per l’Assegno unico. Chi ha già presentato una richiesta approvata non sarà tenuto a presentare nuovamente la domanda, a meno che non riceva comunicazioni di decadenza, revoca o rifiuto. Tuttavia, è fondamentale segnalare eventuali variazioni significative, come la nascita di un nuovo figlio o il raggiungimento della maggiore età di un figlio già presente nel nucleo familiare. Queste modifiche possono influire sull’importo dell’Assegno e vanno comunicate tempestivamente per garantire un corretto riconoscimento dei diritti.

L’Assegno unico e universale è un contributo economico destinato alle famiglie con figli a carico, valido dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni di età. Questo sostegno è progettato per essere universale, ovvero accessibile a tutte le fasce di reddito, e progressivo, il che significa che l’importo dell’assegno aumenta al diminuire dell’ISEE. Attraverso questa misura, il governo intende supportare le famiglie nella gestione delle spese quotidiane legate alla crescita dei figli, contribuendo così a un miglioramento delle condizioni di vita.

Per il 2025, l’importo dell’Assegno unico varia a seconda dell’ISEE del nucleo familiare. Ecco un riepilogo degli importi:

  1. ISEE superiore a 45.939,56 euro: importo minimo di 57,5 euro per ciascun figlio (incremento di 50 centesimi rispetto all’anno precedente).
  2. ISEE non superiore a 17.227,33 euro: importo massimo di 201 euro (aumento di circa 2 euro rispetto al 2024).
  3. ISEE tra 18.835,23 e 18.950,07 euro: assegno di 192,4 euro (incremento rispetto ai 190,2 euro del 2024).
  4. ISEE compreso tra 25.037,07 e 25.151,91 euro: assegno di 161,4 euro (incremento di circa 3 euro rispetto all’anno precedente).
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