Nella notte tra il 15 e il 16 ottobre 2023, un episodio di violenza ha scosso la comunità di Licata, in provincia di Agrigento. La segreteria del deputato regionale siciliano del Movimento Cinque Stelle, Angelo Cambiano, è stata colpita da quattro colpi di pistola. Questo atto non è solo un attacco a un singolo politico, ma rappresenta un segnale inquietante di un clima di crescente intimidazione nei confronti di coloro che si oppongono all’abusivismo e alla criminalità organizzata.
L’incidente è avvenuto in Corso Serrovira, dove la segreteria di Cambiano ha subito danni significativi. Le forze dell’ordine, tra cui il commissariato cittadino e la squadra mobile di Agrigento, hanno avviato le indagini, sequestrando le quattro ogive utilizzate nell’attacco. Questo è un passo fondamentale per risalire all’autore o agli autori di questo gesto violento. Le indagini sono in corso e gli agenti stanno interrogando testimoni per fare luce su quanto accaduto.
Angelo Cambiano, 43 anni, è un politico noto per il suo impegno nella lotta contro l’abusivismo edilizio e per la tutela del territorio. Durante il suo mandato come sindaco di Licata, ha promosso iniziative per contrastare le illegalità legate alla costruzione indiscriminata di edifici. Tuttavia, il suo impegno lo ha reso un bersaglio di intimidazioni, culminate in episodi allarmanti, come l’incendio della sua casa di campagna nel maggio 2016.
L’attacco alla segreteria di Cambiano non è un caso isolato. Negli ultimi anni, diversi politici e amministratori nel sud Italia hanno subito minacce e aggressioni a causa della loro opposizione alla mafia e alla corruzione. Questo clima di paura non è solo un attacco ai singoli politici, ma rappresenta un attacco alla democrazia e al diritto dei cittadini di avere rappresentanti che lavorino per il loro bene.
La reazione del Movimento Cinque Stelle è stata immediata, esprimendo solidarietà a Cambiano e condannando fermamente l’atto di violenza. La leader del M5S ha sottolineato l’importanza di non cedere alla paura e di continuare a lottare contro l’illegalità e la corruzione.
Questo episodio solleva interrogativi su come le istituzioni possano garantire maggiore sicurezza ai politici e agli amministratori locali. È fondamentale che le autorità indaghino prontamente su questo episodio e adottino misure preventive per proteggere coloro che rischiano la propria vita per il bene della comunità.
La società civile e le associazioni che si battono per la legalità devono unirsi per creare un fronte comune contro l’intimidazione e la violenza. Solo attraverso una mobilitazione collettiva sarà possibile costruire un futuro in cui la legalità e la giustizia prevalgano, garantendo a tutti i cittadini la possibilità di vivere in un ambiente sicuro e rispettoso delle leggi. La solidarietà tra i cittadini e il sostegno ai rappresentanti delle istituzioni sono elementi fondamentali per contrastare la cultura dell’illegalità.
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