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Sosta abusiva ostacola il soccorso: scatta la pioggia di multe

La sosta selvaggia sta diventando un problema sempre più serio in molte città italiane, e a Catania la situazione ha raggiunto livelli critici, specialmente nelle vicinanze degli ospedali. Recentemente, un intervento delle forze dell’ordine ha portato alla sanzione di trentacinque automobilisti indisciplinati che hanno lasciato le loro auto nelle corsie riservate ai mezzi di soccorso del Policlinico di Catania. Questi comportamenti irresponsabili non solo violano il Codice della Strada, ma mettono anche a rischio la vita di pazienti in emergenza, ostacolando l’arrivo tempestivo delle ambulanze al pronto soccorso.

il problema della sosta abusiva

Il problema della sosta abusiva è particolarmente acuto in via Santa Sofia, dove la presenza di veicoli parcheggiati indebitamente ha reso difficile l’accesso ai mezzi di emergenza. Le ambulanze, già costrette ad affrontare numerose difficoltà in situazioni di emergenza, si trovano a dover manovrare in spazi ristretti, aumentando il rischio di ritardi fatali nel trasferimento dei pazienti. Le forze dell’ordine, coordinate dal Questore Giuseppe Bellassai, hanno quindi avviato un’operazione di controllo per combattere questa piaga, che ha portato a un significativo numero di verbali.

le infrazioni al codice della strada

Durante l’operazione, non solo sono stati riscontrati casi di sosta irregolare, ma anche altre gravi infrazioni al Codice della Strada. Tra queste:

  1. Guida senza casco
  2. Mancanza di copertura assicurativa
  3. Guida senza patente

Questi comportamenti non solo mettono in pericolo la vita dei conducenti stessi, ma contribuiscono anche a creare un ambiente stradale insicuro per tutti.

controlli e sanzioni

Le operazioni di controllo non si sono limitate solo alla zona del Policlinico. In via Vescovo Maurizio, gli agenti hanno allestito un posto di controllo per verificare l’utilizzo del casco protettivo da parte degli studenti di un istituto scolastico vicino. Questo intervento rientra in una strategia più ampia delle forze dell’ordine, volta a prevenire la criminalità diffusa e a garantire la sicurezza stradale. Gli agenti del commissariato Borgo Ognina, del reparto Prevenzione crimine Sicilia Orientale, della Polizia stradale e della Polizia locale hanno collaborato attivamente per portare a termine queste operazioni.

Sono stati identificati e controllati 150 veicoli e oltre 230 persone. Non è stata trascurata neppure la questione dei lavavetri e dei parcheggiatori abusivi, che spesso operano al di fuori della legalità, specialmente nella zona del lungomare. Gli agenti hanno svolto anche controlli a Picanello, dove sono stati monitorati otto esercizi commerciali. Due di questi sono stati sanzionati per occupazione abusiva del suolo pubblico, dimostrando come anche il commercio informale possa contribuire a un ambiente urbano disordinato e problematico.

In un ulteriore intervento, in via Villa Glori, la polizia ha collaborato con il personale della società elettrica Enel per ispezionare un chiosco-bar. Qui, il gestore è stato denunciato per furto di energia elettrica, poiché si era allacciato illegalmente alla rete pubblica attraverso un contatore inattivo. Questo episodio mette in luce un altro aspetto della problematica sicurezza urbana: l’illegalità economica e i danni che essa può provocare.

Parallelamente, sono stati effettuati controlli su una decina di persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, per verificare il rispetto delle prescrizioni imposte. Questi controlli mirano a garantire che le persone coinvolte in attività illecite non violino le condizioni di libertà vigilata. Infine, nel quartiere di Picanello, le forze dell’ordine hanno rinvenuto cinque auto rubate, le quali sono state immediatamente riconsegnate ai legittimi proprietari dopo gli accertamenti di rito.

L’operazione di Catania rappresenta un passo importante nel contrasto alla sosta selvaggia e ad altre forme di illegalità che minacciano la sicurezza dei cittadini. Tuttavia, è chiaro che per affrontare in modo efficace questi problemi è necessaria una maggiore collaborazione tra le autorità locali, i cittadini e le istituzioni sanitarie. Solo così si potrà garantire un ambiente urbano più sicuro e accessibile per tutti, in particolare per chi ha bisogno di assistenza medica urgente.

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