La recente approvazione della Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2023 da parte del Senato ha generato un acceso dibattito, in particolare per quanto riguarda la sospensione della disciplina concorrenziale in sanità. Barbara Cittadini, presidente di Aiop Sicilia e vicepresidente nazionale, ha accolto con favore questa decisione, sottolineando l’urgenza di rivedere un sistema che necessita di interventi significativi.
L’articolo 36 della legge sospende l’efficacia delle disposizioni relative all’accreditamento e alla stipulazione di accordi contrattuali con il Servizio sanitario nazionale (Ssn) fino alla conclusione dei lavori del Tavolo di lavoro per lo sviluppo e l’applicazione del sistema di accreditamento nazionale, e comunque non oltre il 31 dicembre 2026. Cittadini ha evidenziato l’importanza di non confondere la natura unica dei Sistemi sanitari regionali (Ssr) con le logiche di mercato, affermando che, mentre settori come le concessioni balneari o i trasporti locali possono seguire regole di concorrenza, il sistema sanitario deve prioritariamente garantire il diritto alla salute.
Uno dei timori principali espressi da Cittadini riguarda l’introduzione di meccanismi di gara che potrebbero compromettere la qualità delle prestazioni sanitarie. In particolare, ha avvertito che una competizione fondata su sconti tariffari potrebbe portare a:
La possibilità di essere dirottati verso altre strutture senza consenso rappresenta una violazione del diritto alla salute che non può essere trascurata.
Cittadini ha espresso la disponibilità delle strutture siciliane a collaborare con l’Assessorato per garantire la sostenibilità delle strutture sanitarie. L’obiettivo è investire in tecnologia e innovazione per mantenere standard elevati di assistenza. La presidente di Aiop Sicilia ha ribadito che è possibile trovare un equilibrio tra concorrenza e qualità dei servizi, sottolineando l’importanza di un dialogo costruttivo tra settore pubblico e privato.
Inoltre, l’intervento legislativo deve considerare la peculiarità del settore sanitario, che non può essere assimilato ad altri ambiti economici. L’approccio alla salute deve rimanere centrato sulle esigenze dei cittadini, evitando di cadere nelle logiche di mercato.
Cittadini ha concluso la sua analisi evidenziando la necessità di una riforma che, oltre a sospendere le regole attuali, promuova un sistema di accreditamento in grado di tutelare il diritto alla salute e garantire prestazioni di alta qualità. La sospensione della disciplina concorrenziale è vista non solo come un provvedimento necessario, ma anche come un’opportunità per ripensare il sistema sanitario in modo più efficace e sostenibile.
La strada da percorrere è lunga, ma la disponibilità al dialogo e la volontà di collaborare tra le diverse parti coinvolte rappresentano un segnale positivo per il futuro della sanità in Italia. È fondamentale mantenere sempre al centro dell’attenzione l’interesse primario dei cittadini e la qualità delle cure loro garantite.
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