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Sindacati in allerta: carcere di trapani in condizioni critiche

Il carcere Pietro Cerulli di Trapani si trova attualmente in una condizione critica, come emerso durante un recente sopralluogo effettuato dai segretari regionali dei principali sindacati di polizia penitenziaria. I rappresentanti, tra cui Calogero Navarra (Sappe) e Nicola Lauricella (Sinappe), hanno espresso la loro preoccupazione per il degrado strutturale e operativo del penitenziario, ma anche per il morale e la motivazione del personale.

“Abbiamo trovato una situazione disastrosa ma un personale fieramente motivato a mantenere alto l’orgoglio di una professione difficile e complicata”, ha dichiarato Navarra, evidenziando il coraggio e la dedizione degli agenti nonostante le condizioni avverse. Questo clima di difficoltà è aggravato dall’assenza di un direttore titolare, creando una mancanza di leadership e direzione nel carcere. I sindacati hanno richiesto un incontro con il provveditore per discutere delle problematiche riscontrate e presentare anche le foto che documentano il degrado.

Problemi di trasparenza e sicurezza

Uno dei punti critici evidenziati dai sindacati è il divieto imposto dai vertici ministeriali che impedisce di rendere pubbliche le condizioni in cui operano i poliziotti penitenziari. Questo divieto rappresenta un ulteriore ostacolo alla trasparenza e alla possibilità di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni su una situazione che richiede un intervento immediato.

Le problematiche nel carcere di Trapani non si limitano solo al degrado fisico delle strutture. I sindacalisti hanno anche segnalato un clima teso tra il personale penitenziario e i detenuti, un aspetto che può ulteriormente deteriorare la sicurezza sia degli agenti che dei detenuti stessi. “Abbiamo registrato un clima molto teso tra personale e detenuti”, hanno affermato i rappresentanti sindacali, evidenziando la necessità di interventi tempestivi per ripristinare un ambiente di lavoro e di vita più sereno e sicuro.

Carico di lavoro insostenibile

Il discorso del personale è particolarmente allarmante. Le assenze dovute a malattia o a eventi critici, come i recenti episodi di violenza all’interno della struttura, non vengono compensate dai rimpiazzi dell’organico previsti dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP). Di seguito alcuni punti cruciali:

  1. Assenze non compensate: I pochi agenti rimasti devono affrontare un carico di lavoro insostenibile.
  2. Ripercussioni sulla salute: Ciò ha ripercussioni dirette sulla salute mentale e fisica degli agenti.
  3. Richiesta di rimpiazzi: “I rimpiazzi non compensano le assenze generate dai gravi fatti accaduti”, hanno affermato i sindacalisti, richiamando l’attenzione sulle necessità urgenti di personale.

In questo contesto, i sindacati stanno facendo pressione sul Ministro della Giustizia Carlo Nordio e sui vertici del DAP affinché venga effettuato un trasferimento immediato di un direttore titolare per il carcere di Trapani. “Trapani ha necessità di uno a tempo pieno”, hanno concluso i rappresentanti sindacali, sottolineando come un direttore presente e attivo possa contribuire a migliorare la situazione operativa e gestionale della struttura.

Un problema sistemico

Il degrado e la mancanza di personale adeguato non sono problemi isolati del carcere di Trapani, ma riflettono una crisi più ampia che affligge il sistema penitenziario italiano. Il sovraffollamento delle carceri, le carenze nel personale e le strutture fatiscenti sono questioni che necessitano di un intervento decisivo da parte delle autorità competenti.

In questo scenario, è fondamentale che le istituzioni, insieme ai sindacati, lavorino per garantire condizioni di lavoro dignitose per il personale penitenziario e per assicurare un trattamento umano e sicuro per i detenuti. Negli ultimi anni, l’attenzione mediatica e pubblica è aumentata intorno alle problematiche delle carceri, ma è necessario un impegno concreto per affrontare le sfide e trovare soluzioni efficaci e sostenibili per un sistema che spesso è visto come un’area dimenticata della giustizia italiana.

In conclusione, la situazione nel carcere di Trapani è un campanello d’allarme per un’intera nazione che deve affrontare le conseguenze di politiche penitenziarie inadeguate e la necessità di investimenti significativi per ripristinare la dignità e l’efficacia del sistema carcerario.

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