Si può vendere casa con il mutuo in corso? La procedura da seguire

E’ possibile vendere casa pur avendo un mutuo in corso? La domanda potrebbe essere interessante per molti, ecco cosa fare.

Uno degli investimenti a cui la maggior parte degli italiani sono interessati è certamente la casa, soprattutto perché si pensa ancora sia un bene durevole e da tramandare a figli e nipoti. Riuscire ad acquistarla non è comunque semplice, anche se si ricorre al mutuo come fanno praticamente tutti, con una durata che ha in genere dai 15 ai 30 anni.

è possibile vendere casa con mutuo in corso?
E’ possibile vendere casa con mutuo in corso? – Foto. Arabonormannaunesco.it

Nel momento in cui si stipula l’accordo con la propria banca non si può infatti sapere quali siano le proprie condizioni negli anni a venire, per questo può esserci il timore di non riuscire a sostenere l’impegno previsto. Se dovessero emergere problemi può essere così inevitabile pensare a una vendita, ma è sempre possibile agire in questo modo o ci sono delle situazioni che possono renderla problematica?

Come vendere la casa con il mutuo in corso: è possibile?

Vendere la casa può essere davvero impegnativo, soprattutto perché non è così semplice riuscire a trovare qualcuno che soddisfi le nostre esigenze economiche. In casi simili può essere inoltre complesso dover gestire tutte le varie richieste, proprio per questo si finisce per affidarsi a un’agenzia immobiliare, dove si può contare su risorse specializzate che si occuperanno della questione.

è possibile vendere casa con mutuo in corso?
In presenza di mutuo ogni procedura deve avvenire con il consenso della banca – Foto. Arabonormannaunesco.it

La situazione può però complicarsi se non si è ancora finito di pagare il mutuo, quindi il proprietario risulta essere ancora la banca. Si tratta però di una situazione che può essere più frequente di quanto si possa pensare, specialmente se si ha la necessità di trasferirsi per esigenze lavorative o si decide di separarsi dal coniuge. Capire come agire, ma soprattutto se questo sia davvero consentito, non può che essere cruciale.

Se è ancora presente un’ipoteca, come quella prevista per il mutuo, portare a termine la procedura può essere un ostacolo non da poco. Non ci si deve però arrendere a priori. Si dovrebbe innanzitutto pensare a estinguere il finanziamento, così a non avere più debiti in essere con l’istituto di credito. Se possibile, anche se ovviamente non tutti sono in possesso del denaro necessario, si può saldare l’importo in un’unica soluzione, in modo tale da non avere alcuna pendenza.

Molti, ad esempio, possono utilizzare parte del prezzo della vendita per avere la somma necessaria a estinguere il mutuo, si arriverà così all’estinzione in modo contestuale all’atto di vendita. In questo caso è però indispensabile accordarsi con la banca e chiedere la quietanza della somma incassata e dare assenso alla cancellazione dell’ipoteca.

Si può in alternativa prendere in considerazione anche la possibilità di effettuare quella che gli istituti di credito definiscono “sostituzione di garanzia. Si arriva in questo modo a sostituire un’ipoteca con un’altra, ovvero si lascia un vecchio mutuo per iniziare una nuova ipoteca su un altro immobile. Questa soluzione è percorribile evidentemente se si acquista un’altra casa con il consenso della banca.

Qualora invece si tratti di un immobile acquistato con il coniuge e si decidesse di separarsi, si può valutare l’accollo del mutuo. Questo vale se una delle due parti in causa si incarica di finire di pagare o se l’acquirente interessato salda una parte del prezzo, subentrando nella posizione debitoria del venditore verso la banca. Anche in questo caso è indispensabile che la banca dia parere favorevole, se non si vuole essere ritenuti inadempienti.

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