Apparentemente può sembrare un ragnetto innocuo, ma bisogna stare molto attenti: il suo morso può avere conseguenze anche molto gravi.
I ragni non sono chiaramente animali molto apprezzati dall’essere umano e quando si parla di questi piccoli esserini c’è sempre molta disinformazione in merito dovuta soprattutto al panico che possono generare; innanzitutto bisogna specificare che quasi tutti i ragni sono velenosi, ma solo una piccola percentuale di essi possono risultare pericolosi per l’uomo dato che il loro morso, come si dice in gergo, viene definito di rilevanza medica.
In Italia sono presenti oltre 1600 specie di ragni differenti appartenenti a oltre 50 famiglie, ma come molti già sanno solamente due specie possono risultare veramente pericolose per l’uomo: l’ormai celebre ragno violino (Loxosceles rufescens) e la vedova nera mediterranea (Latrodectus tredecimguttatus), ma questo non vuol dire che non siano presenti altri ragni meno pericolosi, ma che possono causare sintomi più o meno gravi con il loro morso velenoso.
Oltre al ragno violino e alla vedova nera mediterranea, infatti, esiste un’altra specie di ragno che si è diffusa in Europa occidentale nell’ultimo secolo il cui morso può causare danni più o meno gravi alle persone e stiamo parlando della Staetoda nobilis che comunemente viene chiamata anche falsa vedova nera la cui pericolosità non va assolutamente sottovalutata.
La falsa vedova nera che sta allarmando l’Italia: le conseguenze del suo morso
Staetoda nobilis, così come altri ragni del genere “Staetoda”, è definito falsa vedova nera non tanto per la pericolosità del morso che non è paragonabile ai ragni del genere Latrodectus, ma più che altro per la somiglianza estetica: entrambi i generi di ragni, infatti, presentano un opistosoma bombato e molto più grande del prosoma e a volte, come nel caso della Staetoda paykulliana, sono identiche anche dal punto di vista cromatico dato che quest’ultima presenta un colore nero con macchie rosse.
La nobilis, invece, ha un colore che va dal marroncino al bruno-rossastro e dunque può essere facilmente riconoscibile e non confusa con la vera vedova nera, ma nonostante questo non bisogna sottovalutare la sua pericolosità: insieme alla Staetoda grossa, infatti, la Staetoda nobilis è il ragno più velenoso di questo genere e il suo morso, seppur non troppo doloroso e paragonabile alla puntura di una vespa, può avere anche conseguenze gravi.
I sintomi del morso, in genere, non si prolungano per più di 60 giorni e possono risultare molto gravi in caso di allergie particolari, ma in ogni caso non sarebbe l’ideale farsi mordere da questo ragnetto che in genere può venire a contatto con l’uomo all’interno del letto nascondendosi tra le lenzuola oppure mentre passeggia sullo schienale del divano di casa vostra.
