Una notizia sconcertante giunge da una famosa azienda che produce telecamere di videosorveglianza: privacy violata a migliaia di persone.
Solitamente chi acquista un sistema di videosorveglianza è perché desidera essere al sicuro da intrusioni, ma evidentemente la tecnologia più moderna sta sortendo gli effetti opposti.
Oggi, come sappiamo, le telecamere di videosorveglianza non solo catturano le immagini di chi oltrepassa la zona controllata, ma si possono gestire da remoto, tramite smartphone e tablet, e quindi tenere d’occhio i propri beni anche mentre si è al lavoro o in vacanza.
Ciò che è successo ad una nota azienda – e a migliaia di utenti – deve far riflettere sulle criticità attuali che riguardano anche il comparto hi-tech.
Se hai comprato questa telecamera di sorveglianza la tua privacy non esiste più
A pubblicare un annuncio, con relative scuse, è la società di videosorveglianza Wyze, che in questi giorni sta tendando di rimediare al terribile incidente “tecnico” che si è verificato.
Secondo i dirigenti della società, un problema ha causato la diffusione di foto e video delle riprese di telecamere di almeno 13 mila clienti. Inizialmente le persone coinvolte erano solo 14 ma poi il fenomeno si è ampliato paurosamente.
In un’e-mail inviata ai clienti, Wyze ha affermato che “il problema è iniziato con un’interruzione presso Amazon Web Services (AWS), che fornisce i servizi di cloud computing dell’azienda“. Wyze ha attribuito il problema a una “libreria client di caching di terze parti” che ha fallito quando i suoi servizi sono tornati online dopo un’improvvisa e anomala interruzione.
