Il 15 gennaio 1968, un devastante terremoto colpì la Valle del Belice, infliggendo gravi danni e cambiando per sempre il volto di un territorio ricco di storia e cultura. A distanza di 57 anni da quella tragica notte, la Rete Museale e Naturale Belicina si prepara a commemorare questo evento con una serie di iniziative dedicate alle scuole, volte a sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza del patrimonio culturale e della memoria collettiva.
Nei giorni 14, 15 e 16 gennaio, i musei e i parchi archeologici della zona apriranno gratuitamente le loro porte agli studenti di ogni ordine e grado. Questa iniziativa, intitolata “Narrare territori. Scoprire meraviglie tra fruizione e formazione”, si propone di rendere accessibile la storia e la cultura del Belice, promuovendo un dialogo attivo tra il passato e le giovani generazioni. Le scuole potranno così approfittare di un’opportunità unica per approfondire la conoscenza del loro territorio, scoprendo le meraviglie archeologiche e naturali che lo caratterizzano.
importanza dell’educazione al patrimonio culturale
Giuseppe Maiorana, presidente della Rete Museale e Naturale Belicina, ha espresso l’importanza di educare i ragazzi al ricordo attraverso l’arte e il patrimonio custodito nei musei. “Vogliamo iniziare questo 2025 con un nuovo punto di vista, che dovrà diventare normalità”, ha affermato. “È fondamentale sensibilizzare i giovani alla cura del paesaggio e alla valorizzazione della cultura, convinti che questo sia essenziale per il recupero e la rivalutazione delle nostre comunità”.
In aggiunta all’apertura dei musei, sono previsti incontri formativi e di animazione territoriale che offriranno agli studenti l’opportunità di interagire con esperti e operatori culturali. Questi momenti di confronto mirano a stimolare un interesse attivo verso il patrimonio storico e naturale, incoraggiando i ragazzi a diventare custodi della memoria e della cultura del loro territorio.
incontri per la trasformazione della rete
L’impegno della Rete Museale e Naturale Belicina non si ferma qui. Venerdì 17 e sabato 18 gennaio, si terranno due importanti incontri a Santa Margherita di Belice e Gibellina, nei quali si discuterà della trasformazione della rete in una Fondazione di Partecipazione. Questo cambiamento rappresenta un passo significativo per migliorare la governance e le potenzialità della rete stessa. “L’anno in corso dovrà anche permetterci di arrivare a modificare la nostra governance”, ha sottolineato Maiorana. “L’impegno, più volte ribadito con i soci della Rete, è quello di migliorare le nostre potenzialità”.
attività didattiche e laboratori creativi
La creazione di una Fondazione di Partecipazione aprirà nuove prospettive per il futuro, con l’obiettivo di rafforzare il legame tra cultura e sviluppo territoriale. Maiorana ha evidenziato come la trasformazione della rete non sia solo un cambiamento formale, ma una vera e propria opportunità per coinvolgere più attivamente la comunità locale nella valorizzazione del patrimonio culturale. “Dobbiamo dare continuità a questa sfida e lavorare insieme per sviluppare ulteriormente il potenziale della Valle del Belice”, ha aggiunto.
La Rete Museale e Naturale Belicina comprende una varietà di siti culturali, archeologici e naturali che raccontano la storia di un territorio segnato da eventi tragici ma anche da una straordinaria resilienza. La storia del Belice non è solo quella del terremoto, ma è anche la storia di una comunità che, nonostante le avversità, ha saputo rialzarsi, ricostruire e valorizzare le proprie radici culturali. Attraverso l’educazione e la sensibilizzazione, si spera di infondere nei giovani un senso di appartenenza e responsabilità verso il proprio territorio.
Oltre alle attività didattiche proposte, il programma prevede anche laboratori creativi e visite guidate, che offriranno agli studenti l’opportunità di esplorare in modo interattivo e coinvolgente il patrimonio culturale del Belice. Queste esperienze saranno fondamentali per stimolare la curiosità e l’interesse verso la storia, l’arte e la natura, contribuendo a formare una nuova generazione di cittadini consapevoli e attivi.
In un contesto attuale, in cui il patrimonio culturale è spesso messo a rischio da eventi climatici e da una crescente urbanizzazione, iniziative come quelle promosse dalla Rete Museale e Naturale Belicina rappresentano un passo importante verso la salvaguardia e la valorizzazione della memoria storica. Educare i giovani al rispetto e alla cura del patrimonio culturale non è solo un dovere, ma un investimento per il futuro di un territorio che merita di essere conosciuto e apprezzato per la sua unicità e la sua bellezza.