Al Museo Civico Archeologico di Bologna, una mostra particolarmente affascinante offre un’immersione nel mondo creativo di Nino Migliori, maestro riconosciuto della fotografia, ma in questa occasione celebrato per un aspetto meno noto della sua produzione artistica: i gioielli. Dal 7 novembre al 10 febbraio, i visitatori avranno l’opportunità di scoprire una selezione di opere che esulano dalle tradizionali rappresentazioni fotografiche per abbracciare il mondo della scultura e del design.
I gioielli esposti sono pezzi unici creati tra gli anni Settanta e Ottanta, provenienti dalla collezione personale di Migliori. Queste opere, realizzate con materiali come oro, argento e plastica, riflettono l’incessante sperimentazione dell’artista, il quale ha sempre cercato di superare i limiti convenzionali dei vari linguaggi artistici. I gioielli non sono solo accessori, ma autentiche opere d’arte che incarnano la stessa filosofia creativa delle sue fotografie: un’esplorazione continua delle possibilità espressive.
La mostra è allestita in un ambiente che esalta la bellezza e l’unicità delle opere. Le teche che ospitano i gioielli sono posizionate su tavoli di marmo disegnati dall’architetto Mario Cucinella, creando un dialogo tra spazio espositivo e opere d’arte. Oltre ai gioielli, sono esposti cinque lightbox fotografici e una serie di riproduzioni d’autore ispirate agli originali. Queste riproduzioni hanno un obiettivo benefico: raccogliere fondi per la Fondazione Hospice Chiantore Seràgnoli, che si occupa di assistenza e formazione.
Il tema della mostra, “Il desiderio”, si inserisce nell’edizione 2025 di “do ut do”, una biennale di arte, architettura e design fondata nel 2012 a Bologna da Alessandra D’Innocenzo. La biennale sostiene le attività della Fondazione Hospice e l’esposizione stessa è parte integrante del programma di Art City Bologna 2025, una serie di eventi e iniziative promosse dal Comune in collaborazione con BolognaFiere durante l’Arte Fiera.
Nino Migliori, classe 1926, è un artista il cui lavoro si estende attraverso oltre sette decenni, caratterizzato da una continua ricerca e sperimentazione tra diversi media e tecniche. La sua carriera è un viaggio attraverso le correnti artistiche del Novecento, sempre con un occhio rivolto al futuro e all’innovazione. Migliori si è distinto per la sua capacità di trascendere le etichette tradizionali di fotografia, scultura e installazione, creando opere che sono veri e propri “organismi fluidi”. Questi “organismi” sono il risultato di un processo artistico che sfida costantemente le convenzioni e si sforza di esplorare nuovi territori espressivi.
Il suo approccio ai gioielli non è diverso. Ogni pezzo è il frutto di un’intensa ricerca formale e materica, che si traduce in anelli, bracciali, spille e collane concepiti come opere d’arte uniche. Questi gioielli non solo adornano il corpo ma stimolano la mente, invitando chi li osserva a riflettere sulla natura stessa dell’arte e della sua funzione nella società contemporanea.
La mostra al Museo Civico Archeologico di Bologna è dunque un’opportunità imperdibile per chi desidera esplorare un lato differente e meno conosciuto del lavoro di Nino Migliori. È un viaggio nel mondo dell’arte che sfida i confini tra le discipline, invitando i visitatori a guardare oltre le apparenze e a scoprire l’innovazione e la creatività che caratterizzano l’opera di un artista che continua a ispirare le nuove generazioni.
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