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Scopri l’asino autoctono di Pantelleria: il compagno ideale per le tue escursioni sull’isola

Pantelleria, un’isola dalle bellezze naturali straordinarie e una cultura ricca, sta vivendo una nuova era nel settore turistico grazie all’integrazione dell’asino autoctono pantesco nelle sue attività escursionistiche. Questo animale, simbolo dell’isola, è al centro di un progetto innovativo che mira a valorizzare il suo ruolo nelle escursioni, offrendo ai visitatori un’esperienza unica e autentica.

Recentemente, il Parco Nazionale di Pantelleria ha avviato un programma per coinvolgere gli asini autoctoni nelle escursioni, promuovendo attività didattiche e ricreative. Sette operatori locali stanno partecipando a un corso di formazione presso la fattoria di animazione ambientale “L’asino di Ariosto” di Reggio Emilia, sotto la guida di esperti come Massimo Montanari, Nicoletta Teso e Manuel Savioli. Questo corso rappresenta la seconda fase di un progetto che punta a creare un legame profondo tra guide, asini e visitatori.

L’importanza dell’asino pantesco

L’asino pantesco è un animale che si è adattato perfettamente al clima caldo e arido dell’isola. Tuttavia, la razza era a rischio di estinzione. Fortunatamente, il dipartimento regionale dello sviluppo rurale e territoriale di Trapani ha avviato un programma di recupero, e recentemente è nato Ettore, un piccolo asino, segnando un evento significativo: era da trent’anni che non nasceva un asino sull’isola.

Il recupero dell’asino pantesco rappresenta non solo una questione di conservazione della biodiversità, ma anche una risorsa per il settore turistico dell’isola. Utilizzare gli asini per le escursioni offre ai turisti un modo alternativo e sostenibile per esplorare le meraviglie naturali di Pantelleria, come:

  1. Sentieri panoramici
  2. Vigne
  3. Dammusi, le tradizionali abitazioni in pietra lavica

Un turismo sostenibile e autentico

Le escursioni con gli asini offrono un’esperienza più intima e autentica dell’isola, permettendo ai turisti di immergersi nella cultura pantesca. Questa forma di turismo sostenibile è in linea con le tendenze globali che privilegiano esperienze genuine e a contatto con la natura. Gli asini non solo rendono le escursioni più accessibili, ma sensibilizzano anche i visitatori sull’importanza della conservazione delle tradizioni locali e della biodiversità.

Inoltre, l’inclusione degli asini in attività terapeutiche e educative offre opportunità di crescita per la comunità locale. Lavorare con gli animali ha effetti positivi sul benessere psicologico e fisico delle persone, e molte ricerche dimostrano i benefici delle terapie assistite con animali. In questo contesto, gli asini panteschi possono diventare veri e propri ambasciatori di benessere, contribuendo a migliorare la qualità della vita degli abitanti dell’isola.

Un futuro promettente

Il progetto mira anche a coinvolgere i giovani del luogo, insegnando loro come gestire gli asini e trasmettendo la storia e le tradizioni legate a questi animali. Questo approccio educativo può contribuire a mantenere viva la cultura locale, trasmettendo valori e conoscenze alle nuove generazioni.

Il futuro dell’asino autoctono di Pantelleria sembra promettente. La loro valorizzazione non solo aiuta a preservare la biodiversità, ma offre anche un nuovo modo di vivere e scoprire l’isola, unendo divertimento, educazione e sostenibilità. Pantelleria ha tutte le carte in regola per diventare un modello di turismo sostenibile, dove l’amore per la natura e gli animali si fondono con l’ospitalità tipica dei panteschi. Con il supporto delle istituzioni e l’impegno degli operatori locali, l’asino pantesco potrebbe diventare un simbolo di rinascita e innovazione per l’isola, attirando visitatori in cerca di esperienze uniche e autentiche.

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