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Scopri la Schola Praeconum: un viaggio tra pitture e mosaici al Circo Massimo

La Schola Praeconum, un antico edificio nei pressi del Circo Massimo, rappresenta un prezioso tesoro archeologico che offre un affascinante sguardo sulla vita e sulla cultura dell’antica Roma. Dopo un lungo e complesso intervento di recupero, la Schola è ora accessibile al pubblico, permettendo di esplorare un pezzo significativo della storia romana. Questo straordinario esempio di come la ricerca archeologica e la conservazione del patrimonio possano coniugarsi è un invito a scoprire un passato ricco di significato.

Importanza degli affreschi e dei mosaici

Gli affreschi e il mosaico pavimentale della Schola sono di fondamentale importanza. Tra le immagini che adornano le pareti e il pavimento, emergono figure maschili vestite con corte tuniche, intenti a reggere oggetti durante un banchetto. A terra, si possono vedere otto uomini, anch’essi in tuniche corte e calzari, che partecipano a una processione in due gruppi di quattro. Questi portano con sé un bastone e il caduceo, simbolo del dio Mercurio, noto come il messaggero degli dèi. Questi uomini non erano semplici figuranti, ma i praecones, banditori pubblici che avevano il compito di annunciare cerimonie e processioni religiose.

Il restauro e la valorizzazione del patrimonio

Il restauro della Schola Praeconum è stato possibile grazie a un finanziamento di 500mila euro nell’ambito del progetto Pnrr Caput Mundi, un’iniziativa volta a valorizzare il patrimonio archeologico di Roma. Dopo otto mesi di lavori, la Schola è ora accessibile al pubblico attraverso una nuova rampa d’accesso e una vetrata che offre una visione ottimale del mosaico e delle pitture della sala ipogea. Sono state installate moderne illuminazioni architetturali e una mappa tattile, rendendo la visita non solo visivamente appagante ma anche inclusiva.

Un viaggio attraverso la storia

La storia della Schola Praeconum si sviluppa attraverso sette periodi storici diversi. Durante i lavori di scavo, sono stati rinvenuti elementi che arricchiscono ulteriormente la narrazione di questo luogo. Tra i reperti, un pilastro angolare e una colonna in marmo cipollino, risalenti agli inizi del III secolo d.C., testimoniano la ristrutturazione del versante meridionale del Palatino avviata dalla dinastia dei Severi.

Durante il suo periodo di massimo splendore, la Schola fungeva da punto di collegamento tra il Paedagogium, la scuola per giovani destinati a ruoli di rilievo nell’amministrazione imperiale, e il Circo Massimo, noto per le corse di carri e altre manifestazioni pubbliche. Tuttavia, l’edificio subì significative modifiche tra il periodo di Massenzio e il V secolo d.C., portando a una fase di degrado e crolli.

Punti salienti della Schola Praeconum:

  1. Mosaico pavimentale datato all’inizio del IV secolo d.C., commissionato durante il regno di Massenzio.
  2. Abside e figura femminile con un bambino, suggerendo una possibile funzione religiosa dell’edificio.
  3. Affreschi e mosaico bianco e nero, attrazioni principali per i visitatori.

La scoperta della Schola risale alla fine del XIX secolo, ma solo negli anni ’30 del XX secolo gli scavi ripresero intensamente, delineando meglio la pianta dell’edificio. Negli anni ’70, ulteriori ricerche hanno aumentato la conoscenza della Schola, portando a un recupero completo grazie ai fondi del Pnrr.

Oggi, la Schola Praeconum è un luogo di visita e apprendimento, aperto al pubblico ogni domenica e lunedì. I visitatori possono immergersi nella storia e nella cultura romana attraverso percorsi didattici e mostre. Questo straordinario intervento di restauro non solo consente di ammirare la bellezza dei mosaici e delle pitture, ma offre anche un’opportunità per comprendere meglio la vita pubblica e religiosa dell’antica Roma, rendendo la Schola Praeconum un importante punto di riferimento per gli appassionati di storia e cultura.

Saverio De Luca

Da sempre appassionato di arte e architettura italiana, e voglio portarvi con me attraverso le bellezze nascoste e i tesori conosciuti del nostro paese. Fin da quando ero bambino, sono stato affascinato dai colori, dalle forme e dalle storie che l'arte e l'architettura raccontano. Ho deciso di trasformare questa passione in una carriera, e ora sono qui per condividere con voi il mio viaggio. La mia formazione accademica inizia con una laurea in Storia dell'Arte presso l'Università di Firenze, una città che rappresenta un vero e proprio museo a cielo aperto. È qui che ho sviluppato un occhio critico e una sensibilità particolare nei confronti delle opere d'arte e delle architetture che ci circondano. Ho poi proseguito i miei studi con un master in Architettura e Restauro, che mi ha portato a lavorare su progetti emozionanti di recupero e conservazione. Nel corso degli anni, ho scritto per diverse riviste d'arte e cultura, ma ciò che amo di più è raccontare le storie dietro le opere, dal Rinascimento alle avanguardie moderne, dai capolavori noti alle gemme nascoste. Spero di offrire a tutti voi una visione ricca e appassionata di come questi elementi si intrecciano nella nostra vita quotidiana. Oltre alla scrittura, amo viaggiare per l'Italia, esplorando città storiche, piccoli borghi e magnifici paesaggi per scoprire da vicino le meraviglie dell'architettura e dell'arte che il nostro paese ha da offrire. Sono sempre alla ricerca di mostre interessanti, atelier di artisti e laboratori di artigiani, luoghi in cui la creatività prende forma. Il mio obiettivo è farvi apprezzare la bellezza dell'arte e dell'architettura italiana in tutte le sue sfumature, condividendo con voi non solo le mie conoscenze, ma anche la passione e l'emozione che mi guidano ogni giorno..

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