La Galleria Nazionale delle Marche, dopo il grande successo della mostra dedicata a Federico Barocci, continua a celebrare gli artisti marchigiani con una nuova esposizione dedicata a Simone Cantarini, uno dei più significativi esponenti del Barocco italiano. La mostra, che si svolgerà dal 22 maggio al 12 ottobre 2023 presso Palazzo Ducale a Urbino, offre un’importante opportunità per scoprire il talento del pittore pesarese, noto anche come il “Pesarese”, attraverso una selezione di 54 opere che metteranno in luce il suo estro artistico e la sua modernità.
la prima esposizione monografica
Questa è la prima esposizione monografica dedicata a Cantarini a Urbino, città che il giovane artista probabilmente visitò. La mostra non solo intende celebrare il talento di Cantarini, ma anche segnare l’ingresso di nuove opere nelle collezioni di Palazzo Ducale. Grazie al deposito della collezione della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro e all’arrivo di due grandi pale dalla Pinacoteca di Brera attraverso il progetto “100 opere tornano a casa”, il patrimonio artistico del Palazzo si arricchirà ulteriormente con cinque dipinti di Cantarini.
la vita e l’arte di cantarini
Simone Cantarini nacque a Pesaro nel 1612, un anno significativo poiché coincide con la morte di Federico Barocci. Crescendo in un periodo di profondi cambiamenti culturali, la sua formazione avvenne in un contesto di stimoli contrastanti, portandolo a sviluppare uno stile unico e personale, simile a quello del suo illustre predecessore.
Il biografo bolognese Carlo Cesare Malvasia, nel 1678, descrisse Cantarini come un uomo di “statura ordinaria, ben formato di membra, d’aspetto alquanto fiero, di colore olivastro, d’occhio vivace”. Questa descrizione non solo ritrae il suo aspetto fisico, ma suggerisce anche un carattere forte e determinato. Cantarini si distinse per il suo spirito audace, affrontando numerosi ostacoli nella sua carriera, e oggi la sua grandezza viene finalmente riconosciuta.
La sua arte è caratterizzata da una vena naturalista che ha alimentato la sua fantasia fin dai suoi esordi. In parallelo con il classicismo di Guido Reni, Cantarini sviluppò uno stile che univa elementi classici e naturalistici, mescolando la vivacità cromatica veneta con le eleganze di Reni e la verità caravaggesca. La sua incessante ricerca artistica, unita a una personalità inquieta e geniale, lo ha portato a essere un sublime disegnatore e un raffinato acquafortista.
il contesto della mostra
La mostra è curata da Luigi Gallo, direttore della Galleria Nazionale delle Marche, insieme a Anna Maria Ambrosini Massari, docente di Storia dell’Arte moderna all’Università di Urbino, e Yuri Primarosa, funzionario storico dell’arte. L’organizzazione dell’evento è stata realizzata in collaborazione con le Gallerie Nazionali Barberini Corsini di Roma, un ulteriore segno di riconoscimento dell’importanza di Cantarini nel panorama artistico italiano.
In questo contesto, la mostra si propone non solo di illustrare la produzione artistica di Cantarini, ma anche di contestualizzarla all’interno della storia culturale delle Marche e dell’Italia del Seicento. Attraverso l’esposizione di opere di grande valore e significato, il pubblico avrà l’opportunità di immergersi nel mondo creativo di un artista che, sebbene spesso rimasto nell’ombra rispetto ai suoi contemporanei, rappresenta una figura fondamentale per comprendere l’evoluzione dell’arte barocca in Italia.
La Galleria Nazionale delle Marche, con questa iniziativa, si conferma un punto di riferimento per la valorizzazione del patrimonio artistico marchigiano, invitando visitatori e appassionati a scoprire e riscoprire la bellezza e la complessità dell’arte di Simone Cantarini.