Il 3 aprile, le sale cinematografiche italiane accoglieranno “La vita da grandi”, un film d’esordio per la regista Greta Scarano. Questa pellicola promette di toccare il cuore degli spettatori con una storia profonda e commovente, incentrata su temi come la famiglia, la disabilità e la ricerca dell’indipendenza. I protagonisti, Matilda De Angelis nel ruolo di Irene e Yuri Tuci nel suo debutto come Omar, il fratello maggiore autistico, offrono una riflessione intensa sulle sfide quotidiane di una relazione fraterna.
Il ritorno a casa
La storia inizia con Irene, una giovane donna che vive a Roma e si vede costretta a tornare a Rimini, la sua città natale. Questo ritorno non è solo geografico, ma anche emotivo, poiché Rimini rappresenta un passato dal quale Irene ha cercato di fuggire. La madre le chiede di prendersi cura di Omar, il fratello maggiore che vive con l’autismo. Questa dinamica familiare complessa introduce il pubblico a un mondo dove aspettative e responsabilità si intrecciano in modi inaspettati.
I sogni di Omar
Omar, interpretato da Yuri Tuci, è un personaggio ricco di sogni e aspirazioni. Nonostante le sue difficoltà, ha chiaro cosa desidera dalla vita:
- Sposarsi
- Avere tre figli
- Diventare un famoso cantante rap
Questi sogni, apparentemente semplici, diventano un potente motore narrativo che spinge Irene a confrontarsi con la sua idea di responsabilità e indipendenza. La scelta di Omar di vivere secondo le proprie regole è una dichiarazione di autonomia che risuona profondamente, non solo per lui, ma anche per Irene, che deve affrontare le sue paure e speranze.
La crescita dei personaggi
Il film esplora la crescita personale di entrambi i personaggi, mostrando come la loro relazione evolva attraverso momenti di tenerezza, conflitto e scoperta reciproca. Irene, inizialmente riluttante nel tornare a Rimini, si rende conto che prendersi cura di Omar non è solo un dovere, ma anche un’opportunità per riscoprire se stessa. Attraverso un “corso intensivo” per diventare “adulto”, come lo definisce Omar, i due fratelli intraprendono un viaggio che mette alla prova le loro convinzioni e li porta a una maggiore comprensione l’uno dell’altro.
La regia di Greta Scarano si distingue per la sua capacità di catturare i momenti di vita quotidiana e le sfide emotive con uno sguardo delicato e rispettoso. La sua visione artistica si traduce in una narrazione che affronta le difficoltà con onestà, mostrando come i legami familiari possano essere sia complicati che profondamente gratificanti.
In sintesi, “La vita da grandi” si profila come un’opera che non solo intratterrà il pubblico, ma offrirà anche spunti di riflessione su temi universali come la crescita, la responsabilità e il legame indissolubile tra fratelli. Con l’arrivo del film nelle sale, gli spettatori avranno l’opportunità di immergersi in questa storia toccante, che promette di lasciare un segno nel cuore di chiunque la guardi.