Scopri la ceramica siciliana: il convegno dedicato ad Antonio Ragona a Palermo - ©ANSA Photo
Il 14 ottobre 2023, nella suggestiva Sala Convegni di Palazzo Branciforte a Palermo, si è svolto un convegno di studi dedicato alla figura di Antonino Ragona, un illustre studioso della ceramica siciliana. L’evento, organizzato dall’Associazione culturale pro Muceb Museo della Ceramica di Burgio, presieduta da Vito Ferrantelli, ha rappresentato un’importante occasione per onorare la memoria di Ragona, figura cardine nella storia della ceramica in Sicilia e pioniere degli studi ceramologici.
Antonino Ragona, nato a Caltagirone nel 1935 e scomparso nel 2020, ha dedicato gran parte della sua vita allo studio e alla valorizzazione della ceramica siciliana. È stato non solo un insigne storico dell’arte e ceramologo, ma anche un artista e ceramista di grande talento. Tra le sue opere più celebri, spicca il progetto dei decori ceramici della famosa scala di Santa Maria del Monte a Caltagirone, un monumento che attira ogni anno migliaia di turisti. La scala, con i suoi 142 gradini ricoperti da maioliche colorate, è un simbolo della tradizione artistica della città e rappresenta un esempio significativo del contributo di Ragona alla cultura visiva siciliana.
Il convegno ha visto la partecipazione di numerosi esperti del settore, tra cui Paolo Dinaro, Carla Aleo Nero, Giusi Larinà, Maria Reginella, Vito Ferrantelli, Tommaso Gambaro e Sergio Intorre. Ognuno di loro ha portato un contributo unico, approfondendo diversi aspetti della personalità e dell’opera di Ragona. Le relazioni hanno spaziato dalla sua produzione artistica alle sue ricerche storiche, evidenziando come Ragona avesse un approccio multidisciplinare, capace di integrare la teoria con la pratica.
Uno degli aspetti più affascinanti del lavoro di Ragona è stato il suo interesse per i piccoli centri della Sicilia, come Burgio, che hanno una tradizione ceramica radicata. Grazie ai suoi studi, Ragona ha potuto attestare l’origine della ceramica artistica a Burgio, risalente alla fine del XVI secolo, grazie al trasferimento di ceramisti da Caltagirone. Queste scoperte hanno non solo valorizzato la storia locale, ma hanno anche contribuito a creare una rete di conoscenze tra le diverse tradizioni ceramiche siciliane.
Il convegno è stato patrocinato da vari enti, tra cui il Comune di Palermo, la Fondazione Sicilia e l’Assessorato regionale ai Beni Culturali e dell’Identità Siciliana. Questo riconoscimento da parte delle istituzioni ha sottolineato l’importanza della figura di Ragona non solo nel contesto accademico, ma anche nella promozione della cultura siciliana a livello regionale e nazionale.
L’incontro ha anche messo in luce il ruolo fondamentale del Museo della Ceramica di Caltagirone, fondato da Ragona stesso. Questo museo è un punto di riferimento per gli appassionati e gli studiosi della ceramica, custodendo una vasta collezione che racconta la storia di un’arte che ha radici profonde nella cultura siciliana. La creazione di questo istituto ha rappresentato un passo decisivo per la valorizzazione e la conservazione del patrimonio ceramico, promuovendo al contempo la formazione di nuove generazioni di artisti e artigiani.
Durante il convegno, è emersa anche l’importanza della ceramica come strumento di dialogo interculturale. La Sicilia, crocevia di diverse culture nel corso dei secoli, ha visto la propria tradizione ceramica influenzata da numerosi stili e tecniche. Ragona ha sempre sostenuto che la ceramica non è solo un prodotto artistico, ma anche un documento storico che racconta le interazioni tra i popoli e le influenze culturali.
Il convegno ha rappresentato non solo un tributo a Ragona, ma anche un’occasione per riflettere sul futuro della ceramica siciliana. Gli studiosi hanno discusso delle sfide contemporanee, come la necessità di preservare le tradizioni artigianali di fronte alla globalizzazione e alle nuove tecnologie. È emerso un consenso sulla necessità di investire in progetti di formazione e ricerca, in modo da garantire la continuità di una tradizione che è parte integrante dell’identità siciliana.
L’evento ha anche previsto momenti di confronto diretto con il pubblico, creando un’atmosfera di partecipazione e coinvolgimento. Molti dei presenti hanno condiviso le proprie esperienze e aneddoti legati alla ceramica, sottolineando il forte legame emotivo che questa forma d’arte ha con la cultura e la storia della Sicilia.
La giornata si è conclusa con un’esposizione di opere ceramiche, che ha permesso ai partecipanti di apprezzare la bellezza e la varietà delle creazioni contemporanee, in dialogo con la tradizione. Questo elemento ha rappresentato un ulteriore passo verso la valorizzazione della ceramica siciliana, rafforzando l’idea che la storia e l’innovazione possano coesistere e arricchirsi reciprocamente.
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