Le Grandi Terme di Aquileia rappresentano uno dei siti archeologici più significativi dell’Impero Romano. Grazie agli scavi condotti dagli archeologi dell’Università di Udine, stanno emergendo importanti scoperte che rivelano i segreti di un passato affascinante. Recentemente, è stata rinvenuta un’abside monumentale di 30 metri, decorata in marmo e calcare, situata nel frigidarium, una delle aree principali del complesso termale. Questo ritrovamento non solo arricchisce la storia di Aquileia, ma offre anche nuove informazioni sullo sviluppo architettonico e culturale della città.
La storia di Aquileia
Fondata nel 181 a.C. come porto strategico e centro commerciale, Aquileia ha vissuto periodi di grande splendore grazie alla sua posizione favorevole lungo le vie commerciali romane. Tuttavia, la città ha anche conosciuto devastazioni, come nel 452 d.C., quando fu distrutta da Attila. Nonostante queste avversità, Aquileia è riuscita a mantenere il suo valore storico e culturale, diventando oggi un importante sito archeologico, riconosciuto dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità.
L’importanza dell’abside e delle scoperte recenti
L’abside scoperta ha una funzione che va oltre quella puramente decorativa. Essa rappresentava un elemento di grande impatto visivo, contribuendo alla magnificenza del complesso termale. Ecco alcuni dettagli significativi emersi dagli scavi:
- Nicchie destinate a statue: L’abside era dotata di nicchie per ospitare statue, sottolineando l’importanza religiosa e culturale delle terme.
- Frammenti di statue imperiali e divine: Tra i reperti rinvenuti ci sono statue di Giove ed Esculapio, evidenziando il ruolo delle terme come luoghi di incontro e celebrazione.
- Colonna in marmo africano: Un altro ritrovamento di grande rilevanza è la colossale colonna in marmo, proveniente dall’attuale Turchia, che testimonia le connessioni commerciali di Aquileia.
La cronologia delle costruzioni
La scoperta di questi elementi ha portato a una revisione della cronologia delle costruzioni delle terme, retrodatando l’inizio dei lavori all’inizio del IV secolo d.C. Questa nuova datazione è stata possibile grazie all’analisi al radiocarbonio di un palo di ontano rinvenuto durante gli scavi. I risultati confermano che i lavori iniziarono sotto l’imperatore Massimiano e Diocleziano, con il probabile completamento da parte di Costantino. Questa cronologia è cruciale per comprendere il contesto storico e politico di Aquileia durante un periodo di profondi cambiamenti nell’Impero Romano.
La ricerca, coordinata dal professor Matteo Cadario dell’Università di Udine, ha coinvolto 35 studenti in un’esperienza pratica di archeologia. Gli scavi si concentrano non solo sul frigidarium, ma anche sul caldarium e nelle aree nord-orientali del complesso, dove ci si aspetta di fare ulteriori scoperte significative. Ogni nuovo reperto contribuisce a costruire una narrazione più completa della vita quotidiana, delle pratiche religiose e delle dinamiche sociali che caratterizzavano Aquileia durante l’epoca romana.
In sintesi, le recenti scoperte alle Grandi Terme di Aquileia non solo arricchiscono il patrimonio storico della città, ma offrono anche nuove prospettive sulla sua importanza nell’ambito dell’Impero Romano. Con il proseguimento degli scavi e delle ricerche, ci si aspetta che emergano ulteriori dettagli che possano illuminare ancora di più i misteri di questo luogo straordinario, continuando a raccontare la sua storia attraverso le rovine che conservano il ricordo di un’epoca passata.