Santa Maria della Vita, uno dei luoghi più emblematici di Bologna, ha recentemente inaugurato un nuovo percorso espositivo che arricchisce l’esperienza culturale e spirituale dei visitatori. Questo rinnovamento, frutto della sinergia tra la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e Opera Laboratori, si inserisce nel progetto culturale Genus Bononiae, con l’intento di valorizzare e raccontare la storia del complesso in modo integrato e coinvolgente.
Il nuovo allestimento offre un vero e proprio viaggio attraverso le diverse anime del santuario e dell’oratorio. I visitatori possono lasciarsi trasportare dall’arte, dalla storia e dalla spiritualità, scoprendo i legami profondi che uniscono le varie opere in esposizione. Al centro di questa esperienza si trova il celebre “urlo di pietra”, il Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca, un capolavoro di grande impatto emotivo e visivo che continua a incantare chiunque lo osservi.
opere in mostra
Il nuovo percorso espositivo non si limita a presentare opere d’arte, ma include anche una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo. Questo è un evento significativo, poiché molte delle opere esposte erano solitamente inaccessibili, rinchiuse nei caveau della fondazione. La selezione artistica copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento, presentando autentici capolavori della tradizione bolognese. Tra le opere in mostra, i visitatori possono ammirare:
- Sibilla Samia di Guercino, un dipinto straordinario per la sua qualità e potenza espressiva.
- Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani, nota per la sua abilità nel ritrarre la figura femminile.
- L’Autoritratto di Donato Creti, assieme a opere di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi e dei fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano).
- Lucrezia Romana di Guido Reni, che torna a essere esposta dopo un prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna.
Un pezzo di eccezionale rilevanza è il Gioiello del Re Sole, ora visibile al pubblico per tutto l’anno, superando il consueto limite di esposizione. Questo straordinario oggetto d’arte, simbolo di una ricca eredità culturale, è un’aggiunta preziosa al percorso espositivo e testimonia la magnificenza dell’arte europea.
innovazioni e tecnologia
Un altro punto di interesse è il gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo, ora esposto negli spazi dell’oratorio. Questa scultura in terracotta rappresenta un momento drammatico della tradizione cristiana, offrendo ai visitatori l’opportunità di apprezzarne la bellezza e la complessità.
Un elemento innovativo del nuovo percorso espositivo è la creazione di una sala multimediale. Progettata per offrire un’esperienza immersiva, questa sala racconta la storia del complesso attraverso tecnologie moderne, permettendo ai visitatori di interagire con le opere e approfondire la loro conoscenza della storia e della cultura bolognese. Grazie a proiezioni, audio e installazioni interattive, è possibile vivere un racconto che coinvolge tutti i sensi, rendendo la visita non solo educativa, ma anche altamente coinvolgente.
La ristrutturazione e il rinnovamento di Santa Maria della Vita rappresentano un passo significativo verso la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale di Bologna. Questa nuova offerta espositiva non solo arricchisce l’offerta turistica della città, ma invita anche i bolognesi a riscoprire un gioiello della loro storia e cultura, rendendo Santa Maria della Vita un luogo dove arte, storia e spiritualità si intrecciano in un racconto affascinante e coinvolgente.