Schifani propone misure urgenti per affrontare la crisi idrica

La crisi idrica che colpisce la Sicilia ha spinto il presidente della Regione, Renato Schifani, a convocare una riunione della Cabina di regia regionale per affrontare con urgenza le problematiche legate all’acqua. Durante l’incontro, tenutosi a Palazzo d’Orleans, Schifani ha delineato le linee guida necessarie per affrontare l’emergenza idrica, sottolineando l’importanza di interventi immediati e di strategie a lungo termine.

criticità urgenti e interventi immediati

Il presidente ha evidenziato la necessità di identificare le criticità più urgenti, iniziando con il potenziamento delle reti idriche nelle città siciliane. Le perdite d’acqua, che rappresentano un problema significativo, devono essere affrontate con riparazioni immediate e la costruzione di nuove condutture. Tra i progetti in corso, spicca quello di Agrigento, per il quale sono stati stanziati 37 milioni di euro di fondi FSC. Grazie a un’anticipazione di 10 milioni di euro da parte del governo regionale, i lavori dovrebbero iniziare a breve, rappresentando un passo fondamentale verso la risoluzione della crisi.

riattivazione dei dissaldatori e approvvigionamento idrico

L’attenzione non è rivolta solo alle infrastrutture esistenti. Schifani ha sottolineato la necessità di riattivare i dissaldatori dismessi di Porto Empedocle, Gela e Trapani. Sono previsti l’installazione di tre moduli mobili entro giugno, per i quali sono già stati trasferiti 10 milioni di euro al commissario nazionale Nicola Dell’Acqua. Queste misure sono essenziali per garantire un approvvigionamento idrico costante, soprattutto in un contesto di scarsità d’acqua.

gestione delle risorse idriche e sicurezza sociale

Un’altra questione cruciale è la capacità di raccogliere acqua negli invasi. I dipartimenti regionali competenti stanno lavorando a progetti di ripulitura delle traverse laterali, con l’obiettivo di aumentare i volumi d’acqua disponibili nelle dighe. Schifani ha assicurato che entro dicembre saranno appaltati i lavori necessari, e la Cabina di regia vigilerà attentamente sul rispetto dei tempi stabiliti.

Durante l’incontro, Schifani ha espresso gratitudine per l’importante attività di mediazione svolta dal prefetto di Enna e ha rivolto un appello alla collaborazione tra le diverse autorità coinvolte nella gestione della crisi. Ha anche condannato fermamente le azioni illecite che si sono verificate recentemente, sottolineando che tali comportamenti non saranno tollerati. La sicurezza e l’ordine sociale devono rimanere una priorità, e non è accettabile alimentare tensioni in un momento così delicato.

miglioramento delle risorse idriche

Dal punto di vista quantitativo, la situazione nelle dighe sembra in miglioramento. La diga Ancipa ha visto un aumento graduale della quantità d’acqua, superando gli 800 mila metri cubi. Questo è un segnale positivo, ma non deve far abbassare la guardia. La gestione delle risorse idriche deve rimanere al centro dell’attenzione delle istituzioni.

In merito all’acquedotto di Blufi, il capo della Protezione civile, Salvo Cocina, ha confermato che i lavori per il bypass sono in fase di completamento. Questo intervento permetterà di convogliare l’acqua dei nuovi pozzi di Butera e Mazzarino, oltre a quella già in rete. Le aspettative sono alte, poiché già da venerdì prossimo sarà possibile sganciare completamente Caltanissetta e San Cataldo dal sistema Ancipa, migliorando così la distribuzione dell’acqua.

La situazione attuale richiede un impegno collettivo e un’azione tempestiva. La crisi idrica in Sicilia non è solo una questione di approvvigionamento, ma coinvolge anche aspetti economici, sociali e ambientali. La sfida è quella di trasformare l’emergenza in un’opportunità per ripensare e ristrutturare il sistema idrico dell’isola, rendendolo più resiliente di fronte ai cambiamenti climatici e alle future scarse precipitazioni. In questo contesto, le direttive di Schifani rappresentano un passo importante verso un futuro sostenibile per la gestione delle risorse idriche in Sicilia.