Il 2025 si profila come un anno strategico per la gestione di 18 miliardi di euro in Sicilia, un’opportunità che il presidente della Regione, Renato Schifani, ha sottolineato con grande enfasi. Durante l’evento di chiusura dei programmi Po Fesr Sicilia e Eni Italia-Tunisia 2014-2020, tenutosi al Marina Convention Center, Schifani ha evidenziato l’importanza non solo di ottenere finanziamenti, ma anche di saperli spendere in modo efficace. Questa è una responsabilità cruciale per il governo regionale, specialmente in un contesto in cui la Sicilia affronta sfide significative nella gestione delle risorse finanziarie.
investimenti in infrastrutture sanitarie
Uno dei principali progetti in cantiere è l’accordo di programma con il ministro della Salute, Orazio Schillaci, che prevede 800 milioni di euro per l’edilizia sanitaria. Questa iniziativa è fondamentale per modernizzare e potenziare le infrastrutture sanitarie, un aspetto reso ancora più urgente dalla recente crisi sanitaria che ha messo in luce le lacune del sistema. È quindi essenziale che la Regione recuperi l’intera disponibilità della programmazione Po Fesr 2014-2020, poiché il successo di questa operazione potrebbe rappresentare un risultato significativo per l’intera comunità siciliana.
opportunità di sviluppo sostenibile
Il Programma Operativo Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Po Fesr) è uno strumento chiave per attuare politiche di sviluppo sostenibile e innovazione. Attraverso questi fondi, la Sicilia ha l’opportunità di:
- Migliorare le infrastrutture.
- Sostenere il settore produttivo.
- Promuovere l’occupazione.
Inoltre, il presidente ha menzionato il programma del Fondo Sviluppo e Coesione 2021-2027, sottolineando l’importanza di utilizzare queste risorse per non lasciare indietro nessun settore.
efficienza nella gestione delle risorse
Schifani ha anche evidenziato l’importanza dell’efficienza sia della politica sia degli uffici amministrativi. Ha espresso un ringraziamento particolare al dirigente Vincenzo Falgares, definendolo una “vedetta” nel controllo e nella qualità del lavoro svolto. Questo riconoscimento mette in luce come la buona gestione delle risorse dipenda non solo dalla volontà politica, ma anche dalla professionalità di chi opera nelle istituzioni.
In conclusione, il 2025 rappresenta una sfida e un’opportunità per la Sicilia. Con una pianificazione adeguata e una gestione efficace delle risorse, la Regione potrebbe non solo recuperare il terreno perduto, ma anche costruire un futuro più prospero e sostenibile. La capacità di attrarre e gestire fondi, accompagnata da una visione strategica a lungo termine, sarà cruciale per affrontare le complessità di un contesto in continua evoluzione.