Sara Turetta è un nome che risuona con forza nel panorama del volontariato animalista in Italia e all’estero. La sua storia è raccontata nel libro “I cani, la mia vita”, pubblicato dalle Edizioni Sonda, dove narra il suo viaggio da giovane professionista nel mondo della pubblicità a pioniera nella lotta per i diritti degli animali, in particolare dei cani randagi. La sua avventura inizia un mattino di maggio del 2001, quando un articolo del Corriere della Sera riporta la drammatica situazione dei cani randagi a Bucarest, vittime di un massacro sistematico. Questo scempio, avvenuto a pochi chilometri dall’Italia, colpisce profondamente Sara, che decide di non rimanere indifferente.
Dopo aver creato dei gruppi di volontariato per raccogliere fondi e sostenere le associazioni che operano a Bucarest, nel giugno dello stesso anno Sara rinuncia alle sue ferie estive per recarsi in Romania. È lì che inizia un lungo percorso di impegno e dedizione che dura ormai da oltre vent’anni. Sara racconta le difficoltà e le delusioni che ha dovuto affrontare, ma anche le grandi soddisfazioni che ha trovato nel suo lavoro. Nel 2005 fonda l’associazione Save the Dogs and Other Animals, un’organizzazione che si occupa di salvare e curare cani maltrattati e randagi, offrendo loro rifugio e assistenza. L’associazione gestisce il rifugio “Impronte di gioia”, dove ogni anno vengono accolti centinaia di cani in attesa di adozione.
Il libro non è solo una cronaca della sua esperienza, ma è anche un tributo a tutti i cani che ha incontrato nel suo cammino. Attraverso delle intersezioni narrative in corsivo, Sara presenta le storie di alcuni di questi animali, ognuno con la propria personalità e le proprie esperienze. Tra di loro troviamo Abatjour, una cucciola di pastore tedesco che riesce a sopravvivere a una malattia grave, e Nora, una cagnolina che ha sviluppato una profonda diffidenza verso gli uomini a causa delle esperienze traumatiche vissute in Romania. La narrazione di Sara non si limita a raccontare la sua vita, ma si fa portavoce delle storie di questi animali, offrendo uno sguardo intimo e toccante sulle loro difficoltà e speranze.
Il libro ha anche una valenza benefica: per ogni copia venduta, l’editore donerà un euro alla fondazione Save the Dogs, e Sara ha deciso di devolvere i diritti d’autore del suo libro all’associazione. Questa scelta dimostra non solo il suo impegno per la causa, ma anche la volontà di sensibilizzare il pubblico sulla situazione degli animali abbandonati e maltrattati.
La nuova edizione del libro, oltre a raccontare la sua storia, si sofferma anche sull’impegno dell’associazione in Ucraina durante la guerra, un momento di grande crisi che ha colpito anche gli animali. Sara e il suo team hanno organizzato interventi di emergenza per soccorrere gli animali abbandonati, dimostrando che la lotta per i diritti degli animali non conosce confini e richiede un’azione tempestiva e coordinata.
In Italia, Save the Dogs sta anche portando avanti nuovi progetti per tutelare gli animali delle persone senza fissa dimora e combattere il fenomeno del randagismo. Queste iniziative sono di fondamentale importanza, poiché mettono in luce la necessità di un approccio integrato alla questione animale, che tenga conto delle difficoltà sociali e delle dinamiche urbane.
L’impegno di Sara Turetta e della sua associazione è un esempio di come un’azione individuale possa trasformarsi in un movimento collettivo, capace di apportare cambiamenti significativi nella vita di molti animali. La sua storia è una testimonianza di coraggio e determinazione, che invita tutti a riflettere sull’importanza di prendersi cura di chi non ha voce e di lottare per un mondo più giusto e compassionevole. Con il suo libro, Sara non solo racconta la sua vita, ma offre anche un messaggio di speranza e impegno, incoraggiando ognuno di noi a fare la propria parte nella protezione degli animali.
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