La città di Catania si prepara a celebrare Sant’Agata, la sua Patrona, in un contesto di rinnovata speranza e impegno verso la libertà. Durante una recente conferenza stampa, l’arcivescovo metropolita di Catania, Mons. Luigi Renna, ha presentato il tema dell’imminente festa del 2025, sottolineando l’importanza di questo evento non solo come un momento religioso, ma anche come un’opportunità di riflessione e azione sociale.
un richiamo alla tradizione
Mons. Renna ha richiamato alla memoria le storie di martirio e testimonianza cristiana che caratterizzano la Sicilia, evidenziando la figura di Santa Lucia, che, secondo la tradizione, si sarebbe recata in pellegrinaggio sulla tomba di Sant’Agata. Questo richiamo serve a ricordare quanto il martirio possa generare testimonianze di fede e speranza in un contesto contemporaneo segnato da difficoltà.
il giubileo del 2025
L’apertura del Giubileo, prevista per il 2025, sarà ulteriormente impreziosita dalla presenza del corpo di Santa Lucia, che dopo aver visitato Siracusa e Belpasso, giungerà nel capoluogo etneo. Questo evento rappresenta un’importante opportunità per rafforzare il legame tra le comunità siciliane e le loro tradizioni religiose. Il tema scelto per la festa, “Sant’Agata segno di speranza e testimone di libertà”, riflette un desiderio di liberazione da tutto ciò che appesantisce la vita cristiana e le relazioni sociali.
percorsi di liberazione
Mons. Renna ha spiegato che l’anno giubilare rappresenta un primo passo verso la liberazione da forme di schiavitù e dipendenze, ponendo l’accento sull’importanza di creare percorsi di riscatto per coloro che vivono in carcere. “Stiamo lavorando con la Caritas e l’Ufficio di pastorale carceraria per progettare un cammino concreto di liberazione”, ha affermato l’arcivescovo, evidenziando l’importanza di dare speranza a chi si trova in difficoltà.
Durante le celebrazioni, l’arcivescovo terrà catechesi arricchite da testimonianze di chi sta intraprendendo percorsi di liberazione personale, con l’intento di coinvolgere maggiormente la comunità nei pellegrinaggi penitenziali ai santuari Agatini. Questo aspetto mira a rendere più tangibile l’esperienza di fede, attraverso momenti di riflessione e condivisione comunitaria.
il premio sant’agata
Una novità di quest’anno sarà l’istituzione del “Premio Sant’Agata testimone di fede, testimone di speranza, testimone di carità”. Questo riconoscimento, assegnato dall’Arcidiocesi, ha l’obiettivo di dare visibilità a coloro che, nel silenzio, dimostrano un esempio di fede viva e impegno per il bene comune. La cerimonia di premiazione si svolgerà il 26 gennaio nella chiesa di San Giuseppe al Duomo, offrendo un’importante opportunità per celebrare le realtà positive della comunità.
Il sindaco di Catania, Enrico Trantino, ha partecipato attivamente alla conferenza, sottolineando la necessità di trasmettere messaggi di speranza alla cittadinanza. “Oggi è tempo di riconoscere i segnali di cambiamento e di ripresa”, ha dichiarato, esprimendo il desiderio di vedere i cittadini impegnarsi attivamente per il futuro della città.
Anche quest’anno, il sindaco ha deciso di lasciare il suo posto nella Carrozza del Senato a tre giovani selezionati tramite un concorso, un gesto simbolico per coinvolgere i più giovani nella tradizione e nella vita comunitaria. Questa iniziativa rappresenta un’opportunità per i ragazzi di sentirsi parte integrante della storia di Catania e di contribuire attivamente alla sua rinascita.
In conclusione, la festa di Sant’Agata non è solo un momento di celebrazione religiosa, ma si configura come un’importante opportunità di riflessione e azione collettiva. La combinazione di fede, speranza e impegno sociale rappresenta un messaggio forte e chiaro per la comunità catanese, invitando tutti a partecipare attivamente a un cammino di liberazione e di rinnovamento.