La sanità in Sicilia è al centro di un acceso dibattito, grazie all’intervento del capogruppo di Italia Viva alla Camera, Davide Faraone. Durante una conferenza stampa a Palermo, Faraone ha lanciato un appello al governo centrale, esprimendo la necessità di un intervento diretto del Ministero della Salute per commissariare la sanità regionale, che, a suo dire, è “andata in tilt, distrutta e rasa al suolo”. Questa situazione critica è una realtà che molti cittadini siciliani vivono quotidianamente, con i pronto soccorso degli ospedali in grave difficoltà.
Faraone ha criticato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, accusandolo di non affrontare seriamente la crisi e di permettere a una classe dirigente inefficace di gestire un sistema ormai al collasso. Ha evidenziato che i pronto soccorso sono al limite, con pazienti costretti a rimanere in attesa per giorni, in condizioni che possono risultare fatali. Nonostante ciò, Faraone ha chiarito che la responsabilità della crisi non ricade sui medici e sugli infermieri, ma su chi gestisce la sanità a livello regionale.
Durante il suo intervento, Faraone ha menzionato un recente sopralluogo del presidente della Regione, Renato Schifani, in un ospedale di Palermo. Sebbene consideri questo passo positivo, ha sottolineato che non è sufficiente. Ha esortato Schifani a recarsi al Ministero della Salute per chiarire il piano di rientro della sanità siciliana, che sembra attualmente bloccato.
Faraone ha elencato sette domande cruciali che il governatore della Sicilia deve affrontare:
Piano di rientro: L’ufficio di programmazione della Regione è in grado di fornire una timeline chiara sul completamento del piano di rientro?
Trasmissione dei dati: Perché la Regione non ha fornito all’Agenas i dati relativi alle liste d’attesa? Come si può procedere alla destituzione dei direttori delle aziende sanitarie senza dati chiari?
Assunzioni di personale: Quante assunzioni sono necessarie per affrontare l’emergenza del personale insufficiente?
Rete ospedaliera: Qual è lo stato della proposta di rimodulazione della rete ospedaliera siciliana?
Migrazione sanitaria: Quali misure sono in atto per evitare che i siciliani debbano recarsi al Nord o all’estero per ricevere cure adeguate?
Investimenti: A che punto sono gli investimenti previsti dal Pnrr per la sanità in Sicilia?
Tariffari ambulatoriali: Qual è il piano per intervenire sui tariffari degli ambulatori accreditati?
Faraone ha messo in evidenza come nella sanità siciliana regni un clima di rassegnazione e assuefazione tra i cittadini, unito alla preoccupazione per le conseguenze di un sistema inefficiente. La sua denuncia non è solo un grido d’allerta, ma un invito all’azione per le istituzioni locali e nazionali, affinché si pongano rimedi a una situazione che non può più essere ignorata.
Il messaggio di Faraone è inequivocabile: la sanità in Sicilia necessita di un intervento radicale. Senza cambiamenti significativi, i cittadini continueranno a subire le conseguenze di un sistema che non riesce a garantire loro i diritti fondamentali alla salute. Con le sue domande incisive e le richieste di chiarimenti, Faraone intende stimolare un dibattito urgente su come ristrutturare e rilanciare la sanità siciliana, prima che sia troppo tardi.
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