Con emozione palpabile, Vincenzo Salemme ha inaugurato la prima delle tre rappresentazioni di ‘Natale in Casa Cupiello’ all’Auditorium Rai di Napoli. L’attore e commediografo partenopeo ha espresso gratitudine verso il pubblico, sottolineando il suo profondo legame con la città di Napoli e i napoletani. Questa performance, considerata una sorta di prova generale in vista della diretta su RaiUno il 26 dicembre, è un evento carico di significato, soprattutto in virtù dell’eredità di Eduardo De Filippo, che ha segnato la storia del teatro italiano.
Salemme ha chiarito che “non si può parlare di paragone” quando si tratta di Eduardo, riconoscendo la grandezza del maestro napoletano. Le sue parole, pronunciate sul palco di Fuorigrotta, esprimono una reverenza e umiltà che caratterizzano il suo approccio al lavoro. Sebbene il confronto tra Salemme e De Filippo sia inevitabile, il carisma e la bravura dell’attore 67enne originario di Bacoli riescono a dissipare qualsiasi ombra di paragone.
La rappresentazione di Natale in casa Cupiello
Durante la rappresentazione, il pubblico è stato trascinato dalla “locomotiva” Salemme, che ha dimostrato la sua abilità nel guidare un cast di talentuosi attori. Ognuno di loro ha reso omaggio all’opera eduardiana con garbo e attenzione. ‘Natale in Casa Cupiello’ non è solo un tributo a De Filippo, ma anche un’opera viva e attuale, capace di cogliere la complessità dei temi trattati.
La commedia si sviluppa in tre atti e ruota attorno alla figura di Luca Cupiello, un uomo la cui passione per la creazione del presepio si intreccia con le dinamiche familiari e le tensioni emotive del Natale. Gli eventi si complicano durante il pranzo del 25 dicembre, momento in cui gelosia e conflitti emergono in modo drammatico. Eduardo, attraverso i suoi personaggi, riesce a scavare a fondo nelle relazioni umane, e Salemme, interpretando Luca, porta avanti questa tradizione con freschezza e profondità.
Un’opera attuale
Dopo il successo di “Napoletano? E famme ‘na pizza”, Salemme ha deciso di affrontare la sfida di portare in scena questa commedia, dimostrando che l’attualità di un’opera non ha tempo. La sua visione unica riesce a dare nuova vita alla trama, arricchendola con gestualità e sguardi che parlano al pubblico contemporaneo. Il lavoro di Salemme non è solo un adattamento, ma un’interpretazione che si distingue per umanità e calore.
Il cast di ‘Natale in Casa Cupiello’ include nomi noti come Antonella Cioli nel ruolo della moglie Concetta e Antonio Guerriero nel ruolo del figlio Tommasino. Altri attori contribuiscono a rendere la rappresentazione un’esperienza coinvolgente. Le scene, curate da Luigi Ferrigno, i costumi di Francesca Romana Scudiero, le luci di Cesare Accetta e le musiche di Nicola Piovani completano un quadro di grande professionalità e attenzione ai dettagli.
La diretta del 26 dicembre
La diretta del 26 dicembre rappresenta un’opportunità unica di misurarsi con il pubblico non solo in teatro, ma anche attraverso il potente mezzo della televisione. La sfida di tradurre un’opera teatrale in un linguaggio televisivo è stata accolta con entusiasmo. Antonio Parlati, direttore del Centro di Produzione Rai di Napoli, ha creduto fermamente in questo progetto. Salemme lo ha ringraziato pubblicamente dal palco, sottolineando l’importanza di questa collaborazione nel portare la cultura napoletana e il genio di Eduardo nelle case di tutti gli italiani.
L’alchimia tra teatro e televisione, unita alla maestria di Salemme, crea un evento che non è solo una rappresentazione, ma un viaggio emozionante attraverso il mondo di Eduardo De Filippo. Gli spettatori possono aspettarsi risate e lacrime, ma anche una riflessione profonda su temi universali come l’amore, la famiglia e la ricerca della felicità. Pur essendo un’opera del passato, ‘Natale in Casa Cupiello’ continua a parlare in modo potente al pubblico contemporaneo.
In definitiva, ‘Natale in Casa Cupiello’, sotto la direzione di Vincenzo Salemme, si configura come un’opera che non solo onora la memoria di Eduardo De Filippo, ma la rinnova, rendendola accessibile e pertinente per le generazioni attuali. La magia del teatro napoletano, unita alla geniale penna di Eduardo, trova nuova vita nel lavoro di Salemme, che si conferma come uno dei principali interpreti e promotori della cultura partenopea.