Il Norovirus ha portato nove persone in ospedale. Come si diffonde, quali sintomi provoca e come si cura il pericoloso patogeno?
Nove escursionisti sono finiti in ospedale con nausea e diarrea. I malcapitati sono stati ricoverati presso l’Ospedale di Bressanone, in Alto Adige, nella serata del 25 agosto. La diagnosi è un’infezione da Norovirus, un patogeno molto contagioso.
I nove escursionisti stavano facendo trekking sulle montagne dell’Alto Adige quando hanno iniziato ad avvertire il malessere. Nausea e diarrea principalmente e si sono recati al pronto soccorso per indagare sulla causa. Fortunatamente nonostante i sintomi fastidiosi il quadro clinico dei pazienti non si è rivelato complicato. Al ricovero sono seguite le dimissioni e ora tutti e nove gli escursionisti sono in via di guarigione.
Gli esami di laboratorio hanno stabilito che il malessere è stato causato da un’infezione da Norovirus. Subito sono scattare le misure necessarie per limitare la diffusione del patogeno molto contagioso. Tutte le strutture ricettive frequentate dagli escursionisti hanno dovuto igienizzare gli ambienti e il Servizio di igiene pubblica sta monitorando attentamente la situazione. Sebbene nelle persone sane l’infezione non sia pericolosa è necessario prevenire altri contagi soprattutto di anziani, bambini e soggetti con patologie pregresse.
Sintomi e cura del Norovirus, patogeno molto contagioso
Il Norovirus causa diarrea, vomito, dolori addominali. Gli escursionisti non sono stati gli unici ad essere colpiti da gastroenteriti per la contaminazione dal patogeno. A Brescia e dintorni una scolaresca ha riportato gli stessi sintomi così come altri turisti in vacanza nella zona. Questo è accaduto ad aprile e l’Agenzia per la salute della montagna ha dovuto imporre la non potabilità dell’acqua potabile. I Norovirus oltre ad essere estremante contagiosi possono sopravvivere a temperature diverse e in differenti condizioni ambientali.
Sono, dunque, molto resistenti e difficili da eliminare soprattutto quando scoppiano focolai. Sono sufficienti dieci particelle virali per far nascere un’infezione. La trasmissione avviene da persona a persona, entrando in contatto con superfici contaminate o tramite acqua e cibo infetti. L’infezione dura fino a 60 ore e provoca, come detto, i comuni sintomi di una gastroenterite.
Può verificarsi anche una leggera febbre. Per contrastarla occorre bere molti liquidi per compensare la disidratazione dovuta al vomito e alla diarrea. Il pericolo maggiore è per gli anziani, i bambini, le persone con problemi metabolici o cardiocircolatori. In questi casi potrebbe essere necessario il controllo medico o il ricovero. Trattamenti specifici non esistono così come non è stato creato un vaccino.
