Il festival “A occhi aperti. Disegnare il contemporaneo” sta per tornare a Bologna, portando con sé una ventata di creatività e riflessione attraverso il linguaggio del fumetto di ricerca e dell’illustrazione contemporanea. Dal 13 al 17 novembre, la città sarà teatro di un evento che si propone di esaminare le questioni pressanti del nostro tempo attraverso il disegno, considerato una lente d’ingrandimento capace di indagare le grandi domande del presente. Il festival, organizzato da Hamelin, si svolgerà in diversi luoghi di Bologna, tra cui il DAS, offrendo una piattaforma per discutere e riflettere su temi di attualità.
Corpo a corpo: il fragile equilibrio fra il paesaggio e noi
Il tema di quest’anno, “Corpo a corpo. Il fragile equilibrio fra il paesaggio e noi”, invita a una riflessione profonda sulla frattura tra gli esseri umani, in cerca di nuove definizioni identitarie, e un paesaggio sempre più distante e ostile, segnato da squilibri climatici e crisi geopolitiche. Durante la presentazione, il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha sottolineato l’importanza del festival come evento che non si limita a proporre contenuti artistici, ma che serve anche a stimolare un dialogo culturale nella città. Secondo Lepore, il festival rappresenta una sorta di ecosistema culturale che contribuisce a rendere Bologna unica e diversa.
Dominique Goblet e la sua prima personale italiana
Tra le numerose proposte di “A occhi aperti” di quest’anno spicca la prima personale italiana dell’artista belga Dominique Goblet, una pioniera del graphic novel europeo. Goblet sarà protagonista di diverse iniziative, tra cui la mostra “Costellazioni”, che si terrà presso l’ex Chiesa di San Mattia dal 15 novembre al 15 dicembre. Inoltre, l’artista ha selezionato una serie di film che verranno proiettati al cinema Modernissimo e terrà una lezione aperta con gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Bologna. Questo evento è particolarmente significativo poiché l’Accademia celebra quest’anno i 20 anni del Corso di Fumetto e Illustrazione, il primo del suo genere in Italia.
Anniversari importanti: Canicola e altre esposizioni
Un altro anniversario importante è quello della casa editrice Canicola, che festeggia il suo ventesimo anno di attività. Canicola è specializzata in pubblicazioni dedicate ai fumetti e per l’occasione organizzerà una serie di eventi speciali che contribuiranno ad arricchire il programma del festival. Tra le esposizioni in programma, si segnalano anche le mostre dedicate a Gwénola Carrère, Joe Kessler e al bolognese Andrea De Franco. Inoltre, la collettiva “Rosa masticato” presenterà i lavori di Karla Paloma, Elsa Klée, Lucile Ourvouai e Martina Sarritzu, concentrandosi sulla rappresentazione del corpo femminile. Questa collettiva offre una prospettiva unica e contemporanea sul tema del corpo e della sua percezione, esplorando attraverso l’arte le molteplici sfumature dell’identità femminile.
Bologna: un crocevia di scambi artistici e intellettuali
Il festival si inserisce in un contesto cittadino già ricco di eventi culturali, dimostrando ancora una volta come Bologna sia un crocevia di scambi artistici e intellettuali. La città stessa diventa un palcoscenico dove artisti, studenti e cittadini possono incontrarsi, discutere e confrontarsi su temi di grande rilevanza. In un’epoca in cui le questioni ambientali e identitarie sono al centro del dibattito pubblico, “A occhi aperti” offre un’opportunità unica di esplorare queste tematiche attraverso il potere evocativo del disegno e dell’illustrazione.
Un laboratorio di idee per il mondo contemporaneo
In un panorama culturale sempre più globalizzato, eventi come “A occhi aperti” sono fondamentali per mantenere viva una riflessione critica e per promuovere un dialogo aperto e inclusivo. La partecipazione di artisti internazionali e locali sottolinea l’importanza di una visione condivisa e di una comunità artistica che si nutre di diversità e collaborazione. Il festival si propone non solo come un evento artistico, ma come un vero e proprio laboratorio di idee, un luogo dove il pensiero critico e la creatività possono incontrarsi e dare vita a nuove prospettive sul mondo contemporaneo.
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