Allerta alimentare per i consumatori: ritirato dal mercato un lotto di farina contaminato da una sostanza pericolosa.
Abitualmente circolano notizie a proposito dei cibi alterati a causa dei rischi nei quali è possibile incorrere, di tipo chimico o biologico. Proprio in quest’ultimo periodo il Ministero della Salute e le catene dei supermercati attinenti alla grande distribuzione hanno segnalato casi sospetti, tali da richiedere il tempestivo intervento delle autorità e procedere così al ritiro immediato. Numerosi i prodotti alimentari coinvolti e i rispettivi marchi, alcuni di fama. Panico tra i consumatori, quindi, che hanno manifestato non poco smarrimento tra gli scaffali.
Anche nelle ultime ore si è reso necessario un altro provvedimento: questa volta protagonista è la farina. Di uso comune e facilmente rinvenibile nelle dispense delle famiglie italiane, per questo motivo il livello di preoccupazione è ancor più elevato. Al fine di adempiere a eventuali obblighi di comunicazione nei confronti della collettività medesima è stato pubblicato l’atto del richiamo con le dovute specifiche e la ragione a fondamento di questa imperativa decisione.
Farina, richiamo alimentare: è allarme tra i consumatori
Il periodo estivo si è rivelato tremendo per le innumerevoli segnalazioni sopraggiunte. Dagli snack salati alle bustine di infuso oppure liquori e grappe. Persino le stoviglie ‘incriminate’, come un set di forchette per elevati livelli di cromo, superiori ai limiti stabiliti dalla legge. Da tali esempi, dunque, se ne evince una sola conclusione: non c’è via di fuga. Ogni giorno, infatti, fioccano allerte raccomandando ai potenziali consumatori massima attenzione.
Nello specifico si tratta della farina di pistacchi Metrochef. Il prodotto arriva dalla Spagna (Valencia) da Importaco Food Service e commercializzato attraverso MCC Trading Deutschland GmbH. È un sacchetto in plastica, da 500 g, la cui scadenza riportata è la seguente: 20-05-2025. Il lotto ritirato dai supermercati fa riferimento a questo codice ovvero L002414105031. La motivazione per la quale è stata disposta tale misura urgente è data dalla presenza di ocratossine.
Esse sono micotossine prodotte dalle muffe e la più conosciuta è quella di tipo A, contenuta, generalmente, nei cereali, frutta fresca o secca, formaggi e carne conservata. Dalle ultime analisi compiute dall’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare), sono emersi nuovi dati in merito alla cancerogenicità di tali sostanze, valutando quanto possano essere dannose per la salute dell’uomo, sulla base di determinate soglie. Ebbene potrebbero danneggiare la catena genetica e persino i reni.
Nel caso di eventuale acquisto, si invita tassativamente a non consumare il prodotto in questione e riportarlo al punto vendita.
