Il Cairo International Film Festival (Ciff) ritorna quest’anno per la sua 45ª edizione, dopo che l’edizione del 2023 era stata cancellata a causa del conflitto tra Israele e Hamas. Questo rinomato evento cinematografico, che si svolgerà dal 13 al 22 novembre, rappresenta un importante punto di riferimento per il cinema nel mondo arabo e in Africa. Il festival si distingue per essere l’unico nella sua regione a essere inserito nella categoria A della Federazione Internazionale dei Produttori di Parigi (Fiapf), un riconoscimento che ne attesta l’elevato standard qualitativo e la rilevanza internazionale.
Quest’anno, il Ciff presenta una programmazione ricca e diversificata, che comprende un quarto di film egiziani e arabi, sottolineando così la sua missione di promuovere la cinematografia locale. Tra le novità più attese, vi è un omaggio speciale al cinema palestinese, un gesto significativo che mette in luce l’importanza di dare voce a narrazioni che spesso rimangono ai margini del panorama cinematografico globale.
In rappresentanza dell’Italia, il film “Vittoria” di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman è stato selezionato per la competizione internazionale, dove si confronterà con altre sette produzioni o co-produzioni europee. Questo film è stato lodato per la sua capacità di esplorare le complesse dinamiche familiari e i desideri umani con una narrazione che si basa su eventi reali. Il suo stile cinematografico unico promette di catturare l’attenzione della critica e del pubblico, ampliando ulteriormente la portata del cinema italiano sul palcoscenico internazionale.
Nella Competizione Ufficiale del Ciff, spicca anche “Deserts”, l’ultimo lavoro attesissimo del regista marocchino Faouzi Bensaïdi. Il film ha già avuto la sua prima mondiale nella sezione Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes, guadagnandosi l’apprezzamento di critici e appassionati. La presenza di opere come questa testimonia l’impegno del festival nel mettere in risalto produzioni cinematografiche di alta qualità provenienti da tutto il mondo arabo e oltre.
Un altro film di rilievo è “Back to Alexandria”, diretto dal regista egiziano-svizzero Tamer Ruggli. Questa pellicola promette di trasportare il pubblico in un viaggio suggestivo tra il Cairo e Alessandria, e vanta un cast di eccezione con la leggendaria attrice francese Fanny Ardant e la star libanese Nadine Labaki. L’incontro di queste due icone del cinema promette di offrire una performance memorabile, arricchendo ulteriormente il panorama del festival.
Il ritorno del Ciff segna non solo un momento di celebrazione per il cinema, ma anche un’opportunità per riflettere sulle storie e le voci uniche che emergono da questa parte del mondo. In un contesto globale in cui le produzioni cinematografiche possono spesso essere dominate da narrazioni occidentali, il festival del Cairo si pone come un baluardo di diversità culturale e di scambio artistico, promuovendo una comprensione più profonda delle culture del Medio Oriente e dell’Africa.
Oltre alle competizioni ufficiali, il festival offre uno spazio per incontri, dibattiti e workshop che coinvolgono cineasti, critici e studenti, creando così un ambiente fertile per lo scambio di idee e la nascita di nuove collaborazioni. Questi eventi collaterali arricchiscono l’esperienza del festival, trasformandola in un luogo di apprendimento e di ispirazione per tutti i partecipanti.
Il Ciff si conferma quindi non solo come un evento di prestigio nel calendario cinematografico internazionale, ma anche come un catalizzatore di dialogo culturale e artistico. Con la sua lunga storia e la sua crescente reputazione, il festival del Cairo continua a svolgere un ruolo cruciale nel promuovere il cinema come strumento di espressione e di comprensione interculturale.
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