Rimborsi bollette, tutti stanno già facendo richiesta: scopri subito se ne hai diritto

Non tutti sono a conoscenza del fatto che possono richiedere rimborsi sulle bollette: ecco chi ne ha diritto e come fare per averli.

A fine giugno è terminata la tutela maggioritaria nel mercato elettrico per i clienti non vulnerabili. Dal 1° luglio gli utenti che non sono passati al mercato libero sono stati automaticamente trasferiti al servizio di tutela graduale. Come spiega Arera, questo servizio è stato pensato per accompagnare il passaggio al mercato libero dell’elettricità, a seguito della rimozione della tutela di prezzo. Per il gas, invece, lo stop ai prezzi regolati è entrato in vigore a fine anno scorso.

Bollette della luce
Bollette impazzite: chi può richiedere il rimborso – Arabonormannaunesco.it

In questo contesto complesso, dinamico e mutevole, gli italiani devono prestare la massima attenzione per non commettere errori nella definizione delle tariffe e nei costi delle bollette. Da molti mesi ormai, il tema delle “bollette impazzite”, con cifre esorbitanti che non corrispondono ai consumi reali, è al centro di diverse polemiche e dibattiti. Con la fine del mercato tutelato, infatti, i problemi degli utenti sono aumentati.

Rimborsi bollette: maxi risarcimento per un utente. Il motivo

Molti italiani, in questi mesi, hanno segnalato alle associazioni dei consumatori di aver ricevuto fatture di gas e luce con costi esagerati e correlati, in molti casi, a un improvviso cambio di tariffa, non comunicato, o comunicato in modo poco chiaro, dal gestore. Nella “giungla” di contenziosi, denunce e ricorsi, c’è però una buona notizia.

Bollette luce impazzite
Come richiedere il rimborso per una bolletta della luce – Arabonormannaunesco.it

Una pensionata di un comune in provincia di Treviso è riuscita a farsi rimborsare due bollette per un importo complessivo di oltre 7.500 euro. Lo comunica Adicon, associazione a tutela dei consumatori, spiegando in particolare che, con il supporto legale alla donna, è riuscita a farsi annullare due bollette energetiche, una da circa 4.500 euro e l’altra da circa 3.800 euro.

Il fornitore di energia, infatti, ha spontaneamente riconosciuto che, per un errore materiale, la comunicazione della variazione tariffaria al pensionato era avvenuta oltre i termini di legge. In sostanza, lo studio legale di Adicon ha contestato con successo la mancata comunicazione tempestiva dei nuovi prezzi applicati dal fornitore di energia, nonché l’oggettiva sproporzione delle nuove tariffe.

Nessuna somma massima dovuta ma, al contrario, il diritto alla restituzione di quanto già versato a rate dalla donna. Un’ingiustizia a lieto fine, se si considera che l’esito della causa prevede anche l’emissione di una cambiale di credito che segna una multa di 7.542 euro. Nel suo caso specifico, l’importo è relativo a un periodo compreso tra novembre 2022 e marzo di quest’anno.

Dunque l’utente, che aveva già iniziato a pagare le rate, potrà recuperare i soldi già spesi e potrà beneficiare della bolletta di accredito. La questione della tempistica di comunicazione della variazione tariffaria è stata quindi risolta a favore della pensionata veneta, con il fornitore che ha riconosciuto l’errore materiale.

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