Riforma dell’Irpef, le detrazioni fiscali favoriscono i ricchi: se guadagni tanto hai più vantaggi

La nuova riforma dell’Irpef dimostra come le detrazioni fiscali favoriscano i ricchi. Chi guadagna tanto riesce ad accedere a più vantaggi.

Uno degli obiettivi del Governo di Giorgia Meloni era quello di alleggerire la pressione fiscale sulla testa degli italiani. Proprio la situazione fiscale ha suscitato non pochi malumori, specialmente da parte dell’opposizione. Infatti prima Elly Schlein (PD) e successivamente Giuseppe Conte (M5S), hanno accusato la premier di portare avanti il Governo delle tasse. Sono sempre più le imposte che devono pagare gli italiani e l’ultima riforma dell’Irpef sembra dimostrare come ad essere agevolati siano solo i ricchi.

Riforma Irpef detrazioni fiscali favoriscono ricchi
La riforma Irpef rischia di beffare gli italiani – Credits: Ansa Foto – Arabonormannaunesco.it

Seppur la riforma perfetta non esiste, bisogna comunque dire che per l’attuale Governo sta diventando sempre più difficile sfuggire ai paradossi, specialmente quando si interviene su una materia ingarbugliata dopo decenni. Proprio in questo contesto confusionario è uscita fuori una riforma paradossale, vale a dire proprio quella riguardante l’Irpef. Infatti specialmente per quanto riguarda le detrazioni fiscali, gli unici ad uscire favoriti sembrano essere proprio coloro che appartengono alla fascia di popolazione più ricca. E’ importante quindi capire cosa cambierà a breve.

La Riforma dell’Irpef che favorisce i ricchi: così le detrazioni fiscali beffano gli italiani

La recente legge di Bilancio 2024, promossa dal governo Meloni, ha introdotto importanti cambiamenti nelle aliquote dell’IRPEF. L’obiettivo era quello di offrire un segnale positivo ai contribuenti italiani. Una delle principali modifiche riguarda la riduzione delle aliquote stesse, che passano da quattro a tre. Insieme a loro c’è stata anche la conferma ed estensione del taglio del cuneo fiscale sui redditi dei lavoratori dipendenti fino a 35.000 euro lordi. Fino al 31 dicembre 2023, le aliquote dell’IRPEF prevedevano che la prima aliquota del 23% si applicasse sui redditi fino a 15.000 euro, mentre la seconda aliquota del 25% scattava da 15.001 euro fino a 28.000 euro, e così via.

Riforma Irpef detrazioni fiscali favoriscono ricchi
Cosa cambia con la nuova riforma Irpef – Arabonormannaunesco.it

Con la riforma fiscale del 2024, l’aliquota del 23% si estende fino a 28.000 euro di reddito. Questo significa che coloro che dichiarano redditi superiori a 15.000 euro otterranno un beneficio fiscale fino a un massimo di 260 euro all’anno, poiché verseranno al fisco 20 euro in meno (23% anziché il precedente 25%) su ogni 1.000 euro di reddito oltre i 15.000 euro. Allo stesso tempo oltre i 28.000 euro di reddito, il beneficio rimane fisso a 260 euro, poiché le altre due aliquote – del 35% per i redditi tra 28.001 e 50.000 euro e del 43% per i redditi oltre i 50.000 euro sono rimaste immutate.

Questo cambiamento normativo ha comportato un costo di circa 4 miliardi di euro, aggiuntivi ai 10 miliardi di euro derivanti dal taglio del cuneo fiscale. Il totale è quindi di 14 miliardi di euro, pari allo 0,7% del PIL italiano. Per coprire queste spese il Governo ha optato per una riduzione delle detrazioni IRPEF. Una delle novità è la franchigia di 260 euro sulle detrazioni fiscali, che sarà applicata ai contribuenti che dichiarano redditi superiori a 50.000 euro all’anno. Questa comporterà una decurtazione forfettaria delle detrazioni fiscali, fatta eccezione per quelle sanitarie e donazioni.

La “franchigia” di 260 euro è stata introdotta per ragioni di equità fiscale, ma ha generato delle contraddizioni nel sistema fiscale. Infatti coloro che percepiscono redditi tra 50.000 e 120.000 euro all’anno non potranno beneficiare del taglio delle tasse a causa della sterilizzazione del beneficio attraverso la franchigia sulle detrazioni IRPEF. La situazione non ha fatto altro che mostrare quanto ancora oggi il sistema fiscale italiano sia complesso.

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