Renée zellweger svela il suo segreto: la lotta con la voce che l'ha stancata - ©ANSA Photo
In un’intervista esclusiva con Hugh Grant per British Vogue, Renée Zellweger ha condiviso una rivelazione sorprendente riguardo alla sua carriera e alla sua assenza dalle scene, durata dal 2010 al 2016. Dopo aver conquistato il pubblico con le sue interpretazioni memorabili, tra cui il celebre ruolo di Bridget Jones, l’attrice ha confessato che uno dei motivi principali della sua pausa è stata la sua insoddisfazione nei confronti del suono della sua voce.
“Ero stanca del suono della mia voce”, ha dichiarato Zellweger, spiegando che durante le riprese dei film si sentiva sopraffatta dalle emozioni che la sua voce trasmetteva. Questa riflessione l’ha portata a una profonda introspezione e, alla fine, a un ritiro temporaneo dall’industria cinematografica. Tuttavia, ciò che potrebbe sembrare un periodo di inattività è stato in realtà un momento di crescita personale e di esplorazione.
Durante i sei anni di pausa, Zellweger ha dedicato il suo tempo a progetti che le stavano a cuore. Ecco alcune delle attività che ha intrapreso:
Inoltre, ha creato una casa di produzione e ha sostenuto cause benefiche, raccogliendo fondi per persone malate. Questo periodo di riflessione e azione ha permesso a Zellweger di rimettersi in forma e di ritrovare un nuovo equilibrio nella sua vita.
La rinascita artistica di Zellweger è avvenuta nel 2016, anno in cui è tornata sul grande schermo con il film “Una doppia verità” e con il terzo capitolo del franchise di Bridget Jones, “Bridget Jones’s Baby”. La sua performance in “Judy”, un film biografico su Judy Garland, le ha valso il suo secondo Oscar, segnando il suo definitivo ritorno ai vertici di Hollywood.
Ora, Zellweger si prepara a riprendere il suo iconico ruolo in “Bridget Jones – Un amore di ragazzo”, che uscirà negli Stati Uniti il 5 febbraio 2025 sulla piattaforma Peacock e nelle sale italiane il 27 febbraio, distribuito da Universal Pictures. “La adoro”, ha affermato l’attrice, esprimendo il suo legame speciale con il personaggio.
Secondo Zellweger, la storia di Bridget non è ancora finita. “Finché Helen (Fielding) mette mano alla penna, è viva”, ha osservato, sottolineando come il personaggio continui a risuonare con il pubblico. Dopo quasi 25 anni dall’uscita del primo film, è chiaro che il pubblico ha un’affinità duratura con Bridget. “Penso che non si trovano tante persone che dicono, ‘Io sono Bridget Jones’ – ha sottolineato. Credo che molti si identificano in lei e si immedesimano nelle sue difficoltà e sentimenti di insicurezza”.
Bridget rappresenta una figura autentica e imperfetta, che affronta le sfide della vita con un atteggiamento ottimista e una dose di umorismo. Zellweger ha saputo catturare l’essenza di questo personaggio, rendendolo parte integrante della cultura popolare. Nel quarto film, Hugh Grant tornerà nel ruolo di Daniel Cleaver, un altro motivo di entusiasmo per i fan della serie.
L’intervista ha rivelato non solo le sfide personali affrontate da Zellweger, ma anche la sua resilienza e dedizione all’arte. La sua storia è un promemoria di come i periodi di pausa e riflessione possano portare a una rinascita creativa, e di come il viaggio di un artista sia spesso costellato di momenti di introspezione e crescita. Con il suo ritorno, Renée Zellweger si conferma come una delle attrici più versatili e ammirate della sua generazione, pronta a continuare a raccontare storie che toccano il cuore e l’anima del pubblico.
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