Re Carlo III, l’ultimo affronto fa infuriare Buckingham Palace: pronto all’azione legale

La Casa reale d’Inghilterra ha una nuova gatta da pelare, e stavolta c’entra l’intelligenza artificiale. Ecco cosa è successo dopo la malattia di Carlo.

La notizia della malattia di Re Carlo ha fatto subito il giro del mondo alimentando fiumi di articoli, interviste, dibattiti in tv, persino libri. Tutto come da previsioni, date le circostanze e la rilevanza del personaggio. Ma c’è una nuova variabile con cui finora nessuno aveva fatto i conti. E Buckingham Palace l’ha presa talmente male che sta valutando la possibilità di intraprendere un’azione legale.

In rete hanno iniziato a circolare contenuti oltraggiosi sulla malattia di Re Carlo e sulla relativa diagnosi. Con tanto di teorie stravaganti sulla salute del sovrano e fantasiose speculazioni su come sia finito in ospedale. Le informazioni veicolate da queste fonti sono state giudicate da Buckingham Palace talmente “intrusive” da imporre un rimedio drastico. Chi ne sono gli autori? Non ci crederete mai.

Il racconto “virtuale” della malattia di Re Carlo

I contenuti in questione sono opera dell’intelligenza artificiale, ma il passaggio dalla forma virtuale al business concreto è stato immediato. Tanto che su Amazon sono finiti subito in vendita libri fake scritti appunto dall’IA aventi per oggetto la salute di Re Carlo. Dal Palazzo sono immediatamente fioccate parole di critica e condanna nei confronti di tali opere, definite “invadenti e insensibili” per aver diffuso illazioni e false informazioni sulla malattia del sovrano.

Un’indagine del Mail on Sunday, in particolare, ha scoperto che il gigante di Internet stava vendendo sette diverse biografie fittizie che promettevano di rivelare dettagli esclusivi sulla diagnosi. Un portavoce di Buckingham Palace ha dichiarato nelle scorse ore che “tutti questi titoli che speculano sulla diagnosi e sul trattamento di Sua Maestà sono invadenti, insensibili e pieni di inesattezze. Il nostro ufficio legale esaminerà attentamente la questione. Chiediamo a tutti coloro che ne facilitano la loro vendita di ritirarli immediatamente dal commercio”.

Amazon ha infatti rimosso molti dei libri in questione dopo la denuncia della Real Casa britannica, ma non (ancora) tutti. Le opere sono state scritte da autori sconosciuti e caricate sul sito web con la funzione di autopubblicazione, senza possibilità di verificarne la paternità. Il biografo reale Hugo Vickers osserva che “è di pessimo gusto che questi libri siano pubblicati da Amazon, soprattutto perché diffondono una disinformazione inutile”. E non ce n’è certo bisogno.