In questo scatto è solo un bambino, oggi è uno degli italiani più amati di sempre, un’autentica leggenda: lo riconoscete?
Capelli ricci e scuri, sguardo intenso e magnetico: queste sono le caratteristiche del personaggio ritratto in una foto che risale a molti anni fa.
Nella dolcezza dell’infanzia si nascondeva già un talento straordinario, un futuro che l’avrebbe portato a diventare una leggenda del calcio mondiale. Oggi, quel bambino è un uomo adulto e sereno, amato da milioni di tifosi, e non stiamo parlando di un comune sportivo ma di uno dei calciatori più iconici della storia. Lo riconoscete?
Chi è il bambino della foto
Roberto Baggio è nato il 18 febbraio 1967 a Caldogno, un comune della provincia di Vicenza. Sin da piccolo ha mostrato una passione sfrenata per il calcio, trascorrendo ore a giocare nei campi di terra battuta del suo paese. La sua carriera calcistica è iniziata nel Vicenza, dove ha giocato nelle giovanili. I suoi genitori, pur non essendo sportivi, hanno sempre incoraggiato le sue aspirazioni, sostenendolo in ogni passo della sua carriera.
All’età di 15 anni, Baggio ha debuttato nel calcio professionistico con il Vicenza, e ben presto ha attirato l’attenzione di club di maggiore prestigio. Nel 1985, a soli 18 anni, è stato acquistato dalla Fiorentina, una delle squadre più storiche del calcio italiano. Qui, Baggio ha iniziato a brillare, segnando gol spettacolari e diventando il beniamino dei tifosi. La sua abilità nel dribbling, la visione di gioco e la capacità di segnare in situazioni difficili lo hanno reso un calciatore straordinario.
Il vero apice della carriera di Baggio è arrivato negli anni ’90, quando ha vestito la maglia della Juventus. Con i bianconeri ha vinto numerosi trofei, tra cui il campionato di Serie A e la Champions League. Ma il momento che ha segnato la storia del calcio è stato senza dubbio il Mondiale del 1994 negli Stati Uniti. Baggio era il simbolo della Nazionale italiana e la sua prestazione è stata indimenticabile, culminando nella finale contro il Brasile. Tuttavia, il rigore sbagliato nella decisiva sfida ha lasciato un segno indelebile nella sua carriera e nella memoria dei tifosi.
Oggi, a 57 anni, Roberto Baggio ha messo da parte i riflettori del calcio e vive una vita più riservata. Risiede a Caldogno, dove ha ritrovato la serenità e la semplicità che tanto ama. Nel corso di un’intervista recente con Vanity Fair, Baggio ha condiviso la sua filosofia di vita, sottolineando l’importanza delle cose semplici che riempiono il cuore e l’anima. “Ogni giorno mi emoziono per qualcosa, è bellissimo”, ha dichiarato, rivelando il suo approccio positivo alla vita.
Un aspetto fondamentale della sua esistenza è il buddismo, che ha abbracciato come guida spirituale. Baggio ha affermato che questa pratica lo ha aiutato a trovare equilibrio e pace interiore. L’ex calciatore ha spiegato come il buddismo gli abbia insegnato a vivere nel presente e ad affrontare le sfide con serenità, un approccio che ha sicuramente influito sulla sua carriera e sulla sua vita personale. Baggio ha anche parlato dei suoi progetti futuri, esprimendo il desiderio di rimanere coinvolto nel mondo del calcio, magari come allenatore o mentore per i giovani talenti. La sua esperienza e la sua conoscenza del gioco sarebbero senza dubbio un valore aggiunto per le nuove generazioni di calciatori.
Guardando indietro alla sua carriera, Baggio riflette su come gli anni siano volati via. “Mi sorprendo a pensare a quanta vita è già passata”, ha dichiarato, sottolineando l’importanza di ogni singolo momento vissuto. Nonostante le difficoltà e gli errori, Baggio afferma di non avere rimpianti. “Rifarei tutto, perché anche quando ho sbagliato il rigore del ’94, in quel momento pensavo di stare facendo la cosa giusta”. ha spiegato, mostrando una grande maturità e consapevolezza.