Il primo sintomo del tumore alla vescica passa spesso inosservato e viene ignorato: ecco di cosa si tratta.
Il tumore alla vescica ha origine dalla trasformazione maligna delle cellule della vescica, ovvero l’organo che raccoglie l’urina prima che venga eliminata dal corpo.
In Italia nel 2023 le diagnosi di tumore della vescica hanno rappresentato circa il 7% di tutti i nuovi casi di tumori. Questo è quanto emerso dal rapporto “I numeri del cancro 2023”, redatto da AIOM, AIRTUM e PASSI.
Molte persone sottovalutano uno dei sintomi più evidenti di tumore alla vescica, rischiando così di accorgersi di averlo quando ormai è già in fase avanzata, o è troppo tardi.
Il primo sintomo del tumore alla vescica: non sottovalutarlo
Il cancro alla vescica colpisce principalmente gli uomini, in oltre l’80% dei casi. Inoltre, l’età media della diagnosi è intorno ai 50 anni. Questa malattia ha un tasso di sopravvivenza a 5 anni che va dall’80% se diagnosticata in tempo, rispetto al 5% se diagnosticata in fase metastatica (quando si è diffusa).
La maggior parte delle persone non conosce quali siano i sintomi del tumore alla vescica e dunque li sottovaluta quando si presentano, credendo siano solo fastidi temporanei o cose di poco conto. Invece, conoscere i sintomi, può aiutare nella diagnosi precoce ed è quindi essenziale.
Un sintomo molto specifico, dicono gli esperti, è l’ematuria, ovvero la presenza di sangue nelle urine. Infatti, questo è, nell’80-90% dei casi, il primo sintomo del cancro alla vescica. Anche le cistiti ripetute, cioè le infezioni del tratto urinario che si trovano a livello della vescica, dovrebbero allertare i pazienti.
Infine, i disturbi della minzione, cioè la difficoltà ad urinare, non sono da trascurare. Ci sono diversi fattori esterni che possono contribuire allo sviluppo del cancro alla vescica, in particolare il tabacco. Infatti, il tabacco è la causa di oltre il 50% dei tumori della vescica negli uomini e circa il 40% nelle donne.
Altri fattori che possono causare questo cancro sono l’esposizione a determinati prodotti chimici come le ammine aromatiche (utilizzate in particolare nella fabbricazione di alcuni prodotti farmaceutici o pesticidi) così come gli idrocarburi aromatici policiclici (derivanti dalla combustione di prodotti come i combustibili).
Anche la dieta ha un ruolo importante: fritture e grassi consumati in grande quantità sono associati a un aumentato rischio di ammalarsi di tumore della vescica. Inoltre, sono più predisposte ad avere questo tumore persone che hanno già una componente genetica.
